In vista dei 50 anni dal concerto di Woodstock per i The Who è interessante andare a raccontare una curiosità. Mentre Pete Townshend stava accordando la sua chitarra salì sul palco un invasore di nome Abbie Hoffman. Erano ovviamente altri tempi rispetto ad oggi e la cosa fu presa anche con una certa goliardia dai presenti. L’uomo si prese il microfono e iniziò a protestare in favore di John Sinclair, condannato a nove anni di carcere per il possesso di marijuana. Pete però non la prese per niente bene, anzi aggredì Hoffman cacciandolo a suon di parolacce e di colpi di chitarra addosso. Tanto irascibile Townshend che dopo poco specificò al pubblico che il prossimo pronto a decidere di salire sul palcoscenico sarebbe stato ucciso. Nessuno, ovviamente, si permise a tornare a disturbare l’esibizione.
The Who, 50 anni concerto Woodstock: il racconto di Pete Townshend
Fu proprio PeteTownshend dei The Who a raccontare cosa accaduto durante il concerto di Woodstock 50 anni fa con Abbie Hoffman. Nella biografia Who I am specificò: “Appena partì Acid Queen entrai nel personaggio, immaginando di essere come la zingara dal cuore nero che aveva promesso di tirar fuori Tommy dalla sua condizione autistica, ma che realmente era una belva pronta a sottometterlo di droghe. Mentre stavo per prendere il microfono qualcuno me lo prese di mano, era Abbie Hoffman che disse: “Il mio amico John Sinclair è in carcere per un miserabile spinello…”. Senza smettere di suonare l’intro della canzone, e con la cattiveria che avevo dentro, lo colpii con la paletta della chitarra”. Spiega poi che l’uomo era stato ferito da una delle estremità appuntite delle corde, perché la sua reazione fu quella di uno che si era scottato. Si accomodò a gambe incrociate poi a un angolo del palco e guardava, con il collo sanguinante, Pete in maniera sinistra.
L’esibizione alle 5 di mattina
Il concerto di Woodstock, andato in scena 50 anni fa, fu uno dei più grandi eventi della storia della musica a cui ebbero la fortuna di partecipare anche i The Who. Questi furono costretti però ad esibirsi alle ore 5 della mattina tra uno slittamento e un altro. Inizialmente si sarebbero dovuti esibire come penultimo gruppo del 16 agosto, ma le cose andarono per le lunghe. Tra le leggende c’è quella di un raggio di sole dell’alba che si fece largo proprio durante il punto forte della canzone See Me, Feel Me generando un effetto da rimanere senza parole. Il gruppo in quel momento era all’apice del successo e si stava esibendo in uno straordinario tour con l’album Tommy. Il festival diede lo slancio definitivo a un album destinato ad entrare nella storia della musica.