Mai dare per morto Roger Federer: potrebbe essere la quarta legge gravitazionale, ovvero quella imparata in questo ventennio di “era Roger” dove per innumerevoli occasioni si è dato per finito il più forte tennista di tutti i tempi, salvo poi doversi ricredere. Ha perso male Federer, va detto, contro il n.70 Rublev (anche se Next Gen, dunque in rapida ascesa con colpi molto interessanti) ma soprattutto non ha messo in cascina un grande allenamento sul cemento in vista di quegli Us Open da troppo tempo lontani dalla portata di Federer (ultimo successo nel 2008, dopo che aveva vinto però nel 2004, 2005, 2006, 2007). Questo però non dovrebbe spaventare molto i federiani visto cosa avvenuto nello scorso Wimbledon dove dopo pochi match sull’erba e un’intera stagione sul rosso (giocata a differenza degli ultimi due anni) ha sfoderato un torneo pazzesco, concluso con una semifinale vinta contro Nadal in più di 3 ore e la finale più bella della storia di Wimbledon battuto solo al tie break del quinto set dopo 4 ore e 57 minuti di sfida a livelli spaziali contro Nole Djokovic. La “fame” di Federer è sempre troppo poco esaltata eppure lo spinge alla bellezza di 38 anni a dominare ancora in questi termini. «Prima di Cincinnati ho lavorato molto duramente quindi potrei avere un paio di giorni di riposo. Poi tornerò ad allenarmi, è questo che ho bisogno di fare per gli US Open. E’ semplice, devo fare cose semplici, ma lavorare sodo sarà fondamentale», ha spiegato subito dopo il ko di Cincinnati. Per chi lo conosce i prossimi giorni di sicuro saranno un “lacrime e sudore” continuo per presentarsi agli Us Open non con l’intento di “ben figurare” ma di vincere e convincere. (agg. di Niccolò Magnani)
RUBLEV STRAPAZZA RE ROGER
Roger Federer eliminato agli ottavi di finale da Andrey Rublev. Una clamorosa sorpresa arriva dal torneo Atp di Cinccinati: Re Roger è stato battuto dal 21enne russo, numero 70 al mondo. Il tennista svizzero è stato sconfitto con il punteggio di 6-3 6-4 in un match che è durato poco più di un’ora. L’elvetico aveva superato Londero nel turno precedente, poi un’altra delusione dopo la sconfitta nella finale di Wimbledon, dove era stato battuto in finale da Djokovic al termine di una partita infinita. La gara si è messa subito male per Roger Federer: ha perso il primo servizio andando sotto 2-0, poi ha rimediato il controbreak e si è fatto di nuovo strappare il servizio. A quel punto non ha più recuperato con Rublev che ha chiuso 6-3. Nel secondo set c’è stata una svolta nel settimo fame, con il russo che sfruttava l’unica palla break andando sul 4-3 e vincendo poi 6-4. Era da Shanghai dello scorso anno che Roger Federer non perdeva una partita per due set a zero.
ROGER FEDERER ELIMINATO AGLI OTTAVI ATP CINCINNATI: “IMPRESSIONATO DA RUBLEV”
Andrey Rublev ha interrotto la striscia positiva di Roger Federer. Ma il tennista svizzero non si è dimostrato deluso nella conferenza stampa post-partita. «Lui ha giocato molto bene. Io forse ero in difficoltà soprattutto sull’offensiva, perché complessivamente non sentivo male la palla», ha dichiarato Federer. Voleva una chance per rientrare nel match ma il tennista russo non gliel’ha concessa. «È stato perfetto. Difesa, attacco, servizio. Non mi ha regalato nulla. Era ovunque. Sono rimasto impressionato, partita eccellente da parte sua». Se con Nadal e Djokovic sapeva cosa aspettarsi, con Rublev è stato diverso. «Non conoscevo benissimo i suoi punti di forza e i suoi punti deboli». Federer dunque si presenta agli Us Open con solo due partite sul cemento sulle gambe, ma non si dimostra preoccupato, visto che quest’anno ha giocato 45 partite. «Mi sento bene e non ho infortuni. Al di là del risultato, sono contento di essere venuto qui, mi sono allenato bene».