Gli ospiti del Meeting di Rimini arrivano da ogni parte del mondo per raccontare storie, riflettere e confrontarsi su numerosi temi. Lo dimostra uno degli eventi in programma oggi alle 15.00 alla fiera, “Conoscersi per capirsi, capirsi per convivere”, che ha avuto tra i relatori Muhammad Bin Abdul Karim Al-Issa, segretario generale della Lega musulmana mondiale ed ex ministro della Giustizia dell’Arabia Saudita. Al-Issa è stato al Meeting anche l’anno scorso, quando è intervenuto nel dibattito “Costruttori di ponti”. Dibattito in occasione del quale ha sostenuto che la diversità religiosa e culturale dell’umanità è un fatto innegabile, ma questo non può permetterci di trasformare il mondo in un terreno di guerra e scontri. Nell’intervento di oggi invece Al-Issa ha sottolineato più volte la differenza e l’ostilità dei musulmani di tutto il mondo contro gli estremismi della Jihad: «La lega musulmana combatte sia le idee estremiste che l’islamofobia. I due estremi si avvantaggiano l’uno con l’altro».
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«A noi non piace l’espressione Islam politico, perché questi estremisti rappresentano solo se stessi. Il mondo islamico rispetta gli altri, la loro presenza, l’esistenza di altre culture e religioni, le leggi e le minoranze», avanza ancora Al-Issa durante il lungo incontro appassionato sul rapporto tra Islam e Occidente. Ancora l’ex Ministro saudita, «Il termine Islam politico è del XX secolo. Inizia quando alcune persone per ambizione politica hanno riassunto l’Islam in slogan. Nelle loro teorizzazioni moderne, si cancellano testi religiosi e si promuovono loro idee»: a parlare di conoscenza, comprensione e convivenza è intervenuto anche Olivier Roy, attualmente copresidente del “Robert Schuman Centre for Advanced Studies” e del dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Istituto Universitario Europeo «in Algeria si vede la fine dell’islamismo. E c’è un ritorno del religioso. Oggi assistiamo a un’autonomia della fede musulmana dalla politica. Oggi si può parlare dell’Islam come religione, l’Islamismo è morto» spiega Roy, ospite della fiera già due anni fa, quando aveva parlato principalmente di jihadismo e terrorismo. Si è occupata dell’introduzione del convegno Wael Farouq, insegnante di lingua e letteratura araba all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Il docente parteciperà poi ad altri tre convegni su macrotemi come l’incontro, la tolleranza, la cultura. Farouq, già presente alla fiera per diversi anni dal 2006, è stato vice presidente del Meeting del Cairo. (a cura di Niccolò Magnani)