Non solo lo Ius soli, la norma che sta facendo discutere gli Stati Uniti in queste ore è quella che Trump vuole togliere dopo quasi 35 anni di “tenuta” dopo la sentenza Flores: secondo il Presidente quel limite di 20 giorni per la detenzione dei minori che passano la frontiera americana è un incentivo enorme all’immigrazione illegale. La norma invece studiata dall’Amministrazione Repubblicana prevede che la detenzione possa superare i 20 giorni solo se i bimbi sono ospitati in strutture adeguate: in questo momento però, come sottolinea l’Avvenire, le due più grandi strutture al confine con il Messico non hanno i requisiti necessari per ospitare i bambini. «Vivono in celle fredde, dormendo sul cemento, con accesso limitato a spazi esterni, cure mediche, generi per l’igiene personale, giochi e materiale scolastico», attacca il quotidiano della Cei, vedendo nelle misure anti-Ius soli e anti-migranti di Trump un pericolo enorme. Secondo i media Usa, Trump prevede di “aggirare” l’ostacolo di non disporre di centri adeguati per i bimbi migranti, «creando un proprio sistema di certificazione delle strutture, in modo da consentire la detenzione in qualsiasi tipo di istituzione».
“STOP DIRITTO CITTADINANZA PER NASCITA”
Svolta drastica e “seria”, come ha espressamente detto Donald Trump, sullo Ius soli attende gli Stati Uniti forse già nei prossimi mesi: il diritto di cittadinanza per nascita secondo il Presidente Usa dovrebbe essere cancellato in quanto aggiungerebbe continui problemi all’America sul fronte immigrazione, a prescindere dai “muri” costruibili ai confini col Messico e il resto del Centro America. Ieri sera arriva la dichiarazione a sorpresa: «Stiamo valutando molto seriamente il diritto di cittadinanza per nascita. È francamente ridicolo»: Trump, in piena campagna elettorale, la “spara grossa” questa volta cercando di spiegare come diversi interventi legislativi andranno fatti ancora nei prossimi anni se gli elettori lo premieranno con la seconda elezione consecutiva alla Casa Bianca. Per Trump questa volta non è con un tweet a lanciare la provocazione bensì in un colloquio con i giornalisti: oltre a novità sul fronte economico, l’eventuale abolizione dello Ius soli potrebbe essere il vero “vessillo” nella campagna elettorale verso le Elezioni 2020.
TRUMP VS IUS SOLI: “È RIDICOLO”
Attenzione però, abolire lo Ius soli per la costituzione americana non è un passo semplice né tantomeno “rapido: il diritto della cittadinanza per chiunque nasca sul suolo americano è un diritto legittimato da uno degli emendamenti alla Costituzione fondativa e da tempo rappresenta per Trump un punto abbastanza chiaro del suo programma, assieme al Muro con il Messico per provare a risolvere i problemi annosi dell’immigrazione clandestina verso gli States. La tolleranza zero per i migranti però è destinata a crescere, come ha fatto sapere lo stesso Trump con la presentazione di un piano che stabilisce come famiglie con bambini che attraversano illegalmente il confine Usa-Messico «possano essere detenute indefinitamente», in maniera sostanzialmente “illimitata”. Il Governo Trump punta infatti ad abolire l’attuale limite di 20 giorni per la detenzione di minori (come sancisce l’”accordo Flores” che vale in Usa da ormai 35 anni): «Entrare con la famiglia è un biglietto gratis per gli Stati Uniti. Un bambino è il biglietto, il passaporto» ha spiegato il Dipartimento per la Sicurezza nazionale illustrando la norma voluta dal Presidente Trump.