Partecipare al Meeting di Rimini significa non solo condividere delle storie, ma anche provare a immedesimarsi in quelle di altre persone. E questo è ciò che viene raccontato nel servizio qui di seguito, incentrato sulle numerose mostre che la fiera ospita. Le mostre, presenti fin dai primi anni della manifestazione con una media di quindici a ogni edizione, nel corso del tempo hanno acquisito un ruolo sempre più centrale. Le esposizioni sono di vario tipo, ci sono quelle fotografiche, quelle scientifiche, quelle storiche, ma anche approfondimenti su questioni urgenti della contemporaneità; spesso si tratta di veri e propri “eventi nell’evento”.
Tra quelle di quest’anno ci sono “Francesco e il Sultano 1219-2019”, che racconta attraverso le immagini lo storico incontro tra il santo e Muhammad Al-Kamil; “Now now. Quando nasce un’opera d’arte”, che darà al visitatore la possibilità di partecipare al momento creativo; “Si aprì una porta nel cielo. La cattedrale di Monreale”, che intende documentare il patrimonio artistico e la tradizione di fede del Duomo; “Il cielo vive dentro di me. Etty Hillesum”, basata sul percorso umano che la giovane ebrea olandese, lontana da Dio, ha fatto alla ricerca di sé durante il periodo drammatico dell’occupazione nazista dell’Olanda.
Poi ci sono “Il potere dei senza potere. Interrogatorio a distanza con Václav Havel”, focalizzata sul ruolo politico della verità; “Takashi Paolo Nagai. Annuncio da Nagasaki”, che racconta il percorso del medico radiologo sopravvissuto alla tragedia della bomba atomica e “Il Rinascimento dei bambini: 600 anni di accoglienza agli Innocenti a Firenze”, che vuole far conoscere la straordinaria realtà della prima opera della nostra storia totalmente dedicata all’infanzia; e tante altre ancora.