Gianni Sperti torna ad attaccare Mario Serpa, l’ex corteggiatore del Trono Gay di Uomini e Donne. Dopo che la ‘scelta’ di Claudio Sona ha deciso di attaccare pubblicamente l’autrice Raffaella Mennoia, in tanti hanno preso le difese del programma con una serie di botta e risposta affidati ai social. Questa volta l’opinionista del dating show di Canale 5 dopo alcuni giorni di silenzio è tornato al contro attacco pubblicando una foto datata di Mario Serpa in compagnia di Lele Mora, manager in passato di grandi personaggi del mondo dello spettacolo.
Gianni Sperti contro Mario Serpa: “per non dimenticare”
Un chiaro messaggio, quello di Sperti, che ha voluto buttare dubbi sulla sincerità dell’ex corteggiatore ‘reo’ solo di aver sottolineato nelle scorse settimane una possibile volontà da parte della redazione del programma di voler nascondere il fatto che Claudio Sona fosse fidanzato con Juan Fran Serra durante il suo trono. In quell’occasione lo stesso Sperti aveva deciso di prendere una chiara posizione allontanandosi sia da Serpa che da Sona: “Se non ricordo male, il primo che si è rimesso insieme a Claudio dopo il polverone, con tanto di annuncio pubblico sottolineando così di credere ancora in lui, sei stato proprio tu. Gesto che mi spinse a decidere di smettere di seguirVI (entrambi) e di non rispondere più a chiamate e messaggio visto quello che dicevate a me l’uno dell’altro (fino a qualche giorno prima). Per non dimenticare”.
Mario Serpa si difende da Gianni Sperti: “foto veritiera come il suo matrimonio”
Questa volta però è Gianni Sperti a riaccendere il fuoco della polemica pubblicando questa foto d’annata di Mario Serpa con Lele Mora, una foto che ha spinto lo stesso ex corteggiatore a replicare tramite le Instagram Stories: “Quell’articolo è veritiero tanto quanto lo è stato il suo matrimonio”. In sua difesa anche una fan che ha scritto: “Gianni Sperti. Ti avevano affidato un compito, uno soltanto: infamare Mario. E l’unica cosa che sei riuscito a trovare sono 2 secondi di un video di 18 anni fa, già visto peraltro. Nemmeno una nota dal preside del liceo? Una multa in motorino? Ma veramente Gianni!”