Dopo le aperture alla Russia per il prossimo G7 e l’elogio di Johnson per una Brexit “sicura”, Donald Trump allontana le voci di frizioni interne ai vari leader al tavolo di Biarritz mentre rilancia sul tema dei dazi a cui proprio il neo Primo Ministro inglese è risultato il suo principale “oppositore”. «Siamo per la pace commerciale, pensiamo che il Regno Unito nel complesso abbia beneficiato notevolmente negli ultimi 200 anni del libero mercato ed è quello che vogliamo continuare a vedere. Non ci piacciono i dazi», spiega Boris Johnson verso le fasi finali di un G7 che si concluderà ufficialmente solo domani mattina. Secondo fonti dell’Eliseo a Biarritz, i leader del G7 avrebbero poi concesso a Emmanuel Macron il mandato «per discutere e inviare un messaggio alle autorità del’Iran» in merito al dialogo utile ad «evitare un’escalation militare» sul fronte nucleare. (agg. di Niccolò Magnani)
TRUMP PARLA AL G7
E’ in corso di svolgimento il G7 di Biarritz, in Francia. Ieri giornata di consultazioni in cui i leader delle sette potenze mondiali si sono confrontati su alcuni degli argomenti d’attualità più caldi, a cominciare dagli incendi che stanno devastando la foresta Amazzonica. Macron e Bolsonaro (presidente del Brasile), si sono scontrati duramente negli ultimi giorni, e a riguardo il presidente transalpino ha invitato, nel suo discorso iniziale, ad una mobilitazione di tutte le potenze per evitare il disastro ambientale: “Il mio obiettivo – le sue parole – è convincere tutti i partner che le tensioni sono negative per tutti. Serve lavorare in uno spirito di reale cooperazione per un’economia globale”. Voci e indiscrezioni raccontano anche di accese tensioni sul tavolo di Biarritz, fra Stati Uniti e gli altri paesi del G7, ma il tycoon Donald Trump è prontamente intervenuto bollando tali rumors come “falsi e inaccurati”.
G7 BIARRITZ: RUSSIA, BREXIT E SCONTRI
Fra gli argomenti all’ordine del giorno anche il possibile ritorno della Russia in vista del G8 2020 che si terrà in America, dopo che la nazione governata da Vladimir Putin era stata estromessa nel 2014 a seguito dell’annessione della Crimea. “E’ certamente possibile”, le parole del commander in chief, rispondendo a specifica domanda prima del vis a vis con il leader della Gran Bretagna, Boris Johnson. E a proposito del neo-primo ministro britannico, non si poteva non affrontare la vicenda Brexit, con Londra che dovrebbe uscire definitivamente dall’Unione Europea al termine dell’anno 2019: “l’Unione europea – le sue parole – dovrà sbarazzarsi del backstop sull’Irlanda”, evitando un’uscita dura, senza accordo, che sarebbe deleteria per tutti. Da segnalare alcuni scontri nella notte fra i manifestanti e la polizia a Urrugne, ad una ventina di chilometri di distanza dal luogo dove è in corso il G7. Diciassette le persone finite in manette, mentre quattro i poliziotti feriti in modo lieve a causa dello scoppio di un petardo.