Spontanea come sempre, Arisa ha divertito i suoi fan sui social con delle “stories” esilaranti. Disinvolta nel parlare nelle interviste dei chili presi, ha ammesso di aver apprezzato le specialità culinarie toscane. «Buongiorno, siamo a Firenze. Abbiamo mangiato come due porche». Pronta a godersi tre giorni di vacanza, ha rivelato poi che sarà al concerto di Florence + The Machine a Milano il 30 agosto. Ma il meglio doveva ancora arrivare per i followers, perché camminando lungo l’Arno ha notato qualcosa di molto particolare. «Ma qualcuno sapeva che esisteva anche la Firenze beach? Ma che bello». Poi nota una donna a riva e parte con una “telecronaca” a dir poco esilarante. «Guarda lei disinvolta, con le tettone grandi. Guarda che carine, pure col perizoma. Brava, brava». Arisa ha poi spostato l’obiettivo verso una coppia. «E poi ci sono questi qua, un po’ imboscati. Cosa fanno? Ho capito cosa fanno», e simula dei gemiti.
ARISA E LA COPPIA IMBOSCATA: “INGRIFATA” SIMULA GEMITI
L’irriverenza è un tratto distintivo di Arisa, ma non solo sul palco. Riprende una coppia lungo l’Arno e scherza con un’amica: «Arriverà anche per noi». L’artista si è poi messa alla guida, dispensando pillole di “saggezza”. L’amica simula un’intervista e le chiede una definizione dell’amore. E nella risposta c’è davvero Arisa: «L’amore è una cosa meravigliosa per chi ce l’ha, per chi non ce l’ha grandi stantuffi». Le due amiche scoppiano a ridere e la cantante si autoredarguisce: «Che volgarità, mamma mia». Ma Arisa non è solo battute e risate. Nei giorni scorsi ha espresso una riflessione molto profonda in seguito alla morte di Nadia Toffa. «Un grido di dolore per chi ha amato la vita fino all’ultimo respiro, fino a non averne più ma credendoci sempre, un grido d’amore che ti arrivi dritto al cuore ovunque tu sia». E poi si è rivolta a Nadia Toffa: «Mi hai insegnato tanto e avevo dato per scontato che saresti guarita perché un angelo di luce come te non poteva andare via.. a volte non capisco proprio..Riposa in pace. Forever nel nostro cuore».