Ripercorrendo la carriera di Cesària Evora, un momento senza ombra di dubbio considerabile della svolta per la carriera della cantante capoverdiana è quello relativo all’incontro con Caetano Veloso. Leggenda della musica brasiliana e, conseguentemente, di tutta quella in lingua portoghese, all’inizio degli anni Novanta Veloso ha accettato di salire sul palco durante un concerto a San Paolo del Brasile di Cesària. Un gesto che in Brasile, considerando la popolarità del cantautore, è considerabile una vera e propria consacrazione, soprattutto perché Veloso, prima sul palco e poi a margine del concerto, esprime tutta la sua ammirazione per Evora, indicandola esplicitamente come una delle voci che sono state di ispirazione per la sua carriera. L’endorsement di Caetano Veloso rappresenterà un punto di svolta per la fama internazionale di Cesària Evora, che infatti inizierà dopo la firma del contratto con la BMG ad essere sempre più popolare anche al di fuori dei confini di Africa e Brasile, il cuore della sua musica. E in particolare l’album Cesària raggiungerà la certificazione del disco d’oro in Francia ed otterrà una candidatura ai Grammy Awards, considerando il successo riscosso anche negli Usa dal disco. (agg. di Fabio Belli)
Il successo tardivo
È una storia davvero curiosa, fatta di stravaganze ma pure tanta sofferenza, quella di Cesària Evora, la straordinaria voce capoverdiana oggi ricordata da un doodle di Google e che ancora oggi, a diversi anni di distanza, è ancora colpevolmente poco conosciuta in quella stessa Europa in cui lei arrivò tardi. La “diva dai piedi nudi”, nomignolo datole per via della sua abitudine ad esibirsi scalza, era stata un prodigio dal punto di vista canoro sin da bambina e nell’isola di Capo Verde cominciò a esercitarsi sui brani e le sonorità tipiche della tradizione africana e portoghese, tanto da riuscire ad elaborare poi nel corso degli anni un suo personalissimo mix che si è concretizzato nella cosiddetta “morna”, quel genere di cui è stata la regina e che mescolava i ritmi brasiliani e la tradizione dei canti di mare britannici. Tuttavia, per diverse ragioni, la Evora riuscì ad arrivare in Europa, fisicamente ma pure in termini di successo e notorietà, solo dopo i 50 anni, ritagliandosi un pubblico di “aficionados” ovviamente nel Portogallo e anche nella vicina Francia. (agg. di R. G. Flore)
La “diva a piedi nudi” di Capo Verde
L’odierno doodle di Google è dedicato a uno dei nomi più importanti della musica contemporanea a cavallo tra lo scorso secolo e il nuovo millennio: poco meno di otto anni fa, infatti, si spegneva all’età di 70 a causa di una insufficienza cardio-respiratoria acuta la cantante capoverdiana Cesària Evora, vera e propria regina della morna e capace con la sua voce di sdoganare questo genere di nicchia fino a farlo conoscere in tutto il mondo grazie a un brano come “Sodade” e all’album “Voz d’amor”, uno degli ultimi della sua lunghissima carriera e che nel 2003 fu premiato pur ai Grammy Awards. Cize, questo il nome con cui era conosciuta nella cerchia dei suoi amici, è stata sempre un personaggio fuori dagli schemi nel panorama musicale non solo per la sua semplicità e per il fatto che spesso non si faceva pagare per le sue esibizioni ma anche perché per un lungo periodo ha dovuto abbandonare la sua passione per dedicarsi alla sua famiglia: e non stupisce dunque che uno dei soprannomi affettuosamente attribuiti alla Evora sia stato quello di “diva a piedi nudi” per via della sua abitudine di esibirsi sul palco, e non solo, scalza, una abitudine che di recente molti altri artisti hanno fatto propria. (agg. di R. G. Flore)
Quel duetto con Gianni Morandi
Era il 2009 quando nel meraviglioso cd ricco di duetti, si stagliava nella traccia numero 1 l’ensemble tra Cesária Évora e Gianni Morandi dal titolo che è tutto un programma “Crepuscolare solitudine”. La morna di Capo Verde si incontra con la tradizione classica italiana, da cui viene partorito questo struggente pezzo del passato che si intona perfettamente con lo sfondo “crepuscolare” del testo scritto dalla formidabile cantante africana “dai piedi nudi”. Interpretazione di Morandi, come si può evincere dal video qui sotto, molto intima con la commozione delle note scelte che si fonde con la calda voce “spezzata” della dolce Regina della morna. La particolarità è che questo brano, originariamente “Crepuscular Solidão” ha visto come unica versione al mondo in un’altra lingua proprio il duetto italiano con Gianni Morandi, orgoglioso di aver avuto l’occasione a due anni dalla morte della mitica Cesária Évora di entrare nella storia della musica capoverdiana e mondiale con questo brano. (agg. di Niccolò Magnani)
Malgioglio e l’album-tributo a “Senhora Évora”
Nel 2012 la compianta artista di Capo Verde ha ricevuto un tributo particolare da parte di Cristiano Malgioglio: il noto cantante, autore e produttore musicale, volto della televisione, è stato sempre molto affezionato alla morna di Cesária Évora. Ha così prodotto nel 2012 l’album “Senhora Evora”, uscito il 4 dicembre sulla Malgioglio Records, e ventiduesima fatica in carriera dello stesso cantante. La “compilation” è interamente dedicata alla capoverdiana, e al suo interno contiene anche due duetti con Maria Nazionale, cantante e attrice divenuta famosa soprattutto per la sua partecipazione alla serie tv sulla camorra, “Gomorra”. Dall’album sono stati estratti i due singoli “Bella figlia” e “Tiempo y silencio”, di cui sono stati anche realizzati i rispettivi videoclip. Dalla morna alle atmosfere dance degli ultimi anni, il salto che può sembrare “choc” per i comuni mortali, non è per nulla un problema per l’istrionico e “folle” Cristiano. Lui per la regina della morna impazziva per davvero e dai contenuti dei brani a lei dedicati non si può che constatarlo.. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Cesária Évora e la collaborazione con Celentano
Non molti sono forse a conoscenza di questa immensa cantante originaria di Capo Verde, ma “quelli del mestiere” non saranno rimasti affatto sorpresi dalla decisione di Big G di dedicarle la prima pagina. Basti pensare che Cesária Évora nel 2004 ha prodotto assieme ad Adriano Celentano la canzone “Quel casinha” che altro non è se non un rifacimento della splendida “Il ragazzo della via Gluck”, forse il brano più famoso di sempre del “molleggiato”. Nel 2006 un altro incontro con l’Italia, precisamente con Alberto Zeppieri, autore ma anche giornalista e produttore, da cui nascerà la collana discografica “Capo Verde, terra d’amore”, con all’interno opere di Ranieri, Giusy Ferreri, Gino Paoli, Ornella Vanoni e molti altri. Infine, da segnalare la canzone in suo onore da parte del talentuoso cantante francese Stromae, che nel 2013 realizzò il pezzo dal titolo “Ave Cesaria”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Il doodle di Google dedicato a Cesária Évora
Cesária Évora, volete sapere chi è? Se la prima cosa che avete fatto stamattina è stata andare su Google avrete notato che il doodle odierno è dedicato a lei. Di certo il senso di smarrimento non è paragonabile a quello provato quando il motore di ricerca ha omaggiato Fong Fei-Fei, cantante popolare soprattutto in Estremo Oriente, ma anche nel caso di Cesária Évora c’è qualcuno che non possiede abbastanza informazioni sul suo conto (peccato!). Se Google ha scelto di onorare con un doodle Cesária Évora proprio oggi non è un caso visto che proprio il 27 agosto di 78 anni fa nasceva a Capo Verde la più famosa interprete al mondo del genere morna, una musica tradizionale tipica dell’isola africana. Emblematico il suo soprannome: “la diva a piedi nudi”, proprio per la sua abitudine ad esibirsi scalza. Scopriamo qualcosa di più sulla sua vita…
Cesária Évora, i dieci anni di silenzio
Cesária Évora non ebbe quella che si definisce una “infanzia semplice”. Crebbe infatti in un orfanotrofio dopo aver perso il padre all’età di 7 anni dal momento che la mamma con i suoi magri guadagni da cuoca non era in grado di mantenerla. Fu proprio all’interno dell’orfanotrofio che Cesária Évora iniziò a cantare. Quando aveva 16 anni, Cesária conobbe un marinaio capoverdiano di nome Eduardo che la inoltrò agli stili tipici della musica di Capo Verde, la coladera e la morna, quest’ultimo un genere caratterizzato da tristezza, malinconia. La ragazza si appassionò e inizio a cantare nei bar, negli hotel, perfezionando il suo stile grazie all’aiuto di musicisti locali fino ad essere soprannominata la “regina della morna”. Il suo talento, però, all’epoca era conosciuto soltanto a Capo Verde e non le consentiva di raggiungere alcun benessere. Fu per questo che in ragione dei suoi problemi economici, personali, e politici nel Paese, per un decennio smise di cantare dedicandosi al mantenimento della propria famiglia.
La “diva a piedi nudi”
Fu un esule di Capo Verde emigrato in Portogallo a procurarle degli inviti nel suo nuovo Paese convincendola a tornare sulla scena. La vera svolta arrivò nel 1988, quando un francese di origini capoverdiane la spinse a recarsi a Parigi, dove Cesária Évora registrò un nuovo album, appunto “La diva a piedi nudi”. La canzone “Sodade” si rivelò un successo facendo di lei una stella della musica internazionale all’età di 47 anni. Non troppo tardi per garantirsi anni di soddisfazioni e successi in tutto il mondo, compreso nel 2004 la conquista di un Grammy negli Stati Uniti nella categoria “World Music”. Cesária Évora morì il 17 dicembre 2011, all’età di 70 anni, a causa di un’insufficienza cardio-respiratoria acuta, presso l’ospedale Baptista de Sousa, sull’isola di São Vicente (Capo Verde). Il suo ricordo, però, è ancora vivo.