Thomas Fabbiano l’ha fatto ancora: nuova impresa gli Us Open come già aveva fatto a Wimbledon battendo Tsitsipas al primo turno, ma questa volta è il numero 4 al mondo ad ottenere una bella ripassata dal tennis dinamico e imprevedibile dell’azzurro. Dominic Thiem, il “primo” degli umani dietro Djokovic, Nadal e Federer viene spazzato via nel suo esordio agli Us Open per 6-3; 4-6; 6-3 6-2 da un Fabbiano in condizione super nonostante il 87 nel ranking: partita pazzesca in 2 ore e 25 minuti che consegnano qualche speranza in più ai nostri colori dopo il ko immediato di Fognini al primo turno due giorni fa. Primo set andato subito via con l’impresa che inizia a “sentirsi” in casa azzurra: l’austriaco però si rialza e mostra tutte le sue qualità che valgono il n.4 al mondo. Attenzione però, la qualità non basta se manca la continuità e la mentalità ancora da top: e così Fabbiano ne approfitta e con continue variazioni di colpi manda letteralmente in tilt Thiem che perde in sequenza anche il terzo e il quarto set con diversi break point salvati e poi vinti in risposta che fanno di questo match forse il migliore dell’anno per il tennista già vincente a Wimbledon contro un altro top ten.
FABBIANO SHOW BATTE UN ALTRO TOP TEN
Con l’addio di Cecchinato e Fognini, gli Us Open per l’Italia restano aggrappati alle perle viste da Fabbiano e anche dal mitico Berrettini che è riuscito a spazzare via Richard Gasquet (anche qui in 4 set, 6-4; 6-3; 2-6; 6-2): serata da incorniciare per gli italiani, con l’aggiunta di Lorenzi e Sonego che passa al secondo turno dopo aver battuto Granollers in tre set semplici semplici. Ma la vera impresa resta comunque quella di Fabbiano, perché contro Thiem e perché al primo turno con la partita più difficile di tutti gli altri azzurri: «Bellissima vittoria, ho giocato tutto il match con la stessa intensità. Lui nel secondo set è stato bravo a breakkarmi giocando un ottimo game ma io sono rimasto in partita, non ho mollato e l’ho vinta. La vittoria a Wimbledon contro Tsitsipas mi ha dato una incredibile spinta morale per oggi, sapevo di potercela fare anche grazie a quella vittoria. Ora Bublik che è un avversario molto strano, alterna vincenti impossibili a errori banali, bisognerà stare molto concentrati», sono le prime parole di Fabbiano dopo il super match portato a termine contro l’austriaco. Per Berrettini invece, dopo la vittoria di Gasquet, la soddisfazione è doppia: «adesso sto bene, ho recuperato completamente, all’inizio degli allenamenti a New York lo ammetto c’era anche qualche suggestione ma ora è tutto dietro alle spalle. Ho imparato la lezione, a volte gli schiaffi servono per avere un’impennata. La sconfitta con Roger Federer, amarissima, mi ha insegnato che devo ripartire ancora più forte e più convinto: la risposta alle mie certezze passa attraverso un grande torneo».