Gessica Notaro si è fatta notare a Ballando con le stelle portando in scena oltre che sensualità e bravura, anche tanta forza e caparbietà. Il 10 gennaio del 2017 fu aggredita con l’acido dal suo ex fidanzato Edson Tavares, condannato per quella brutale violenza a 15 anni e 5 mesi di carcere. Due anni e mezzo dopo, Gessica continua combattere, dopo essersi sottoposta a moltissime operazioni e terapie estenuanti. Nonostante tutto va fiera della “sua benda coi lustrini, che le copre l’occhio”, rendendola portavoce e paladina di molte donne vittime di aggressioni. Lei vive adesso una nuova vita con il suo Marco. Vorrebbe ritornare ad addestrare leoni marini e rifarebbe domani stesso “Ballando con le Stelle”, lo show di Milly Carlucci che l’ha vista grande protagonista in passato. “Il ballo mi dà vita, gli animali mi regalano il buonumore”, confessa intervistata tra le pagine di Lei. L’ex Miss ha da qualche tempo un nuovo importante obiettivo: “Mi sottoporrò a un intervento alla cornea entro il 2020. Al momento l’occhio danneggiato è cucito, lo copro per questo motivo. Ma non ho perso la speranza di poterlo recuperare a pieno”.
Gessica Notaro: “Ballando con le stelle? Lo rifarei subito!”
“Dal giorno in cui sono stata aggredita da Tavares, cosa è cambiato in me? Credo che certi episodi della vita abbiano un senso. Se è successo a me perché evidentemente era scritto nel mio destino. Io indossavo spesso il casco integrale e la sera dell’aggressione volevo comprare quegli occhialoni tipo da saldatore. Non l’ho fatto per pigrizia. È andata così e dico che la benda di paillette che indosso è diventata un simbolo per molte donne vittime di violenza che non hanno voce”, ha confidato ancora Gessica Notaro. L’ex Miss confida anche di non essere sempre dolce come sembra: “Ho il mio caratteraccio, a volte faccio fatica a sopportarmi da sola”. Poi ha parlato ancora di Ballando con le stelle: “Lo rifarei domani se potessi. Ballando mi dava una grande vitalità. Anche perché attraverso il ballo esorcizzo quelle che sono le mie paure, la mia tristezza. Li si balla tutto il giorno ed è davvero terapeutico”.