Prima di morire Jessi Combs stava cercando di migliorare il suo record di velocità. La donna più veloce al mondo, così come era stata già ribattezzata la 39enne pilota a stelle e strisce, era “volata” a 640 chilometri all’ora nel 2013, e nella giornata di ieri stava cercando di battere questo incredibile record. Per farlo si era recata con il suo team nel deserto di Alvord, nello stato dell’Oregon, e si era messa alla guida della North Americana Eagle (l’aquila nord americana). Una vettura, quella stava guidando Jessi, che ha ben poco a vedere con un’automobile convenzionale, lunga ben 17 metri e con un motore capace di generare una potenza mostruosa da 45.500 cavalli. Si tratta di un bolide che assomiglia più ad un aereo senza ali che ad un’auto, e che purtroppo è costato una vita preziosa. Lo sceriffo della contea, dopo la tragica notizia, ha spiegato: «Le cause dell’incidente, avvenuto sul letto di un lago secco, restano sconosciute e sono oggetto ora di una inchiesta». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
JESSI COMBS: MORTA LA PILOTA USA
La pilota Jessi Combs è morta mentre tentava di superare il suo record di velocità in jet-car. Un incidente le è stato fatale, aveva solo 36 anni. Il tutto è accaduto nell’Alvord Desert in Oregon mentre la stessa stava provando a superarsi nonostante fosse già la donna più veloce al mondo. Nata il 27 luglio del 1983 era molto nota agli appassionati del mondo dei motori per le sue imprese a quattro ruote. Dal 2005 al 2009 inoltre era stata conduttrice di Xtreme off-road 4×4 un reality show in cui i protagonisti insegnavano al pubblico come modificare veicoli per cercare di aumentare le prestazioni. In quattro anni erano andati in onda ben 90 episodi per un programma che negli States era diventato un cult.
Jessi Combs è morta: una carriera per i motori
La carriera di Jessi Combs era stata interamente dedicata al mondo dei motori. Si era infatti laureata alla WyoTech, un college americano specializzato nel preparare gli studenti per una carriera da tecnici nel settore automobilistico. Dopo questo era stata assunta dal dipartimento di marketing dell’Università stessa per costruire una macchina da zero in sei mesi e partecipare successivamente allo Specialty Equipment Marketing Association. Aveva stabilito sei anni fa il record di velocità terrestre su quattro ruote per una donna con una corsa nella quale aveva raggiunto addirittura i 709 chilometri orari. Un record che ha provato a battere perdendo di fatto la sua vita.