Il cadavere di Marina Santoro, 59enne trovata senza vita nella sua abitazione di Dragoncello, vicino ad Acilia, potrebbe non rientrare in un caso di omicidio-suicidio come inizialmente sospettavano gli inquirenti. La donna, come sottolineato dai colleghi di RomaToday, è stata trovata con alcuni lividi e segni sul corpo, che potrebbero far presagire una morte violenta. Anche per questo è stato iscritto sul registro degli indagati, con l’accusa di omicidio, il 65enne compagno della vittima, sparito da due giorni. La sua auto è stata rinvenuta lungo il Tevere con il tubo del gas collegato all’abitacolo, ma non è stato trovato il corpo dell’uomo: che fine ha fatto? Secondo gli inquirenti potrebbe essere ancora vivo, ma non è a escludere che lo stesso abbia deciso di farla finita gettandosi nel fiume. Le ricerche sono in corso alla luce anche di un biglietto lasciato dalla coppia e ritrovato nell’abitazione della Santoro, in cui i due spiegavano appunto di volersi suicidare. Resta comunque il mistero dell’uomo, che non si trova: sono attese novità nelle prossime ore. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ROMA, CADAVERE DI DONNA IN CASA
Possibile caso di omicidio-suicidio a Roma, dove è stato trovato il cadavere di una donna. Una romana di anni 59, come riferisce l’edizione online di Repubblica, è stata rinvenuta nella sua abitazione in zona Acilia, quadrante sud della capitale. Il cadavere, in evidente stato di decomposizione, è stato scoperto precisamente ieri, venerdì 30 agosto, dai carabinieri di Ostia: l’appartamento in cui viveva la donna era saturo di gas, e di conseguenza la prima ipotesi è stata quello di un suicidio. Le forze dell’ordine sono ora alla ricerca del compagno, un impiegato romano in pensione di 65 anni, che potrebbe essersi a sua volta tolto la vita. Nell’abitazione, sita in via Giacomo della Marca, è stato infatti rinvenuto un biglietto in cui i due specificavano la volontà di togliersi la vita. Qualcosa non deve essere però andato secondo i piani, visto che l’uomo non si trova.
ROMA, CADAVERE DI DONNA IN CASA
Scattata l’indagine, i carabinieri della compagnia di Ostia hanno individuato un’automobile con il tubo di scarico collegato all’abitacolo ad Ostia Antica, sull’argine del fiume Tevere, ed ora si sta cercando di risalire al proprietario dello stesso mezzo: forse l’uomo ricercato o la coppia? E’ quindi ipotizzabile che l’uomo possa aver ucciso la donna, per poi tentare a sua volta il suicidio, ma evidentemente il secondo tragico gesto non gli sarebbe riuscito. Le forze dell’ordine stanno ricercando l’uomo con un enorme dispiegamento di mezzi, compreso un elicottero e dei cani molecolari. In base a quanto emerso, la 59enne e il compagno convivevano da 25 anni e andavano d’accordo. Non vi era quindi motivo per farla finta ma non è da escludere che alla base del gesto vi siano dei problemi di natura economica. La donna, una casalinga, sarebbe morta da un paio di giorni, ma l’esame autoptico stabilirà con esattezza la data e le cause della morte.