Non vuole sentire parlare di favoritismi il campione del tennis Roger Federer. Parlando in conferenza stampa dopo aver battuto facilmente Dan Evans al terzo turno degli Us Open 2019, il tennista svizzero puntualizza sul fatto che il suo avversario abbia giocato per due giorni di fila per via della pioggia caduta copiosa mercoledì scorso a New York: “Ovviamente è stato un vantaggio che Daniel abbia giocato ieri e io no – le parole del 38enne di Basilea riportate da Ubitennis.com – ma le regole sono queste, credo anche ci sia anche un limite di almeno 16 ore di distanza tra un match e l’altro; c’è bisogno di recuperare più mentalmente che fisicamente. Purtroppo le cose stanno così nei turni precedenti, “the show must go on”, e capisco bene se Daniel è frustrato per questo, mi dispiace”.
ROGER FEDERER SBOTTA AGLI US OPEN
Ma guai a dire che Federer sia trattato in maniera diversa dagli altri atleti: “Sono stufo dei discorsi tipo Roger chiede, Roger ottiene – sbotta il campione svizzero – non è così per niente. Sono i tornei a decidere chi gioca quando e dove, e le televisioni, noi non decidiamo nulla, al massimo diamo delle opinioni“. Il numero tre del ranking Atp parla quindi della sfida con il 29enne britannico, terminata in breve tempo, nel giro di tre set: “I primi due match non contano – afferma il cinque volte campione dello slam a stelle e strisce – quello che conta è essere passato. Mi sono dato la possibilità di fare meglio e oggi l’ho fatto: tre set di fila giocando un buon tennis, sono contento. All’inizio oggi sono stato attento a non esagerare con la spinta – ha aggiunto – Daniel è uno che ti può far sbagliare. Le condizioni erano più veloci, mi sono trovato sempre meglio mentre procedeva la partita. Servizio e dritto, sono le cose di cui ho bisogno, quando li colpisco nel modo giusto il punto è finito”.