Sfuma il sogno del terzo Slam dell’anno per Novak Djokovic, troppo sofferente alla spalla e ritiratosi agli Ottavi di finale degli Us Open contro un redivivo Stan Wawrinka: 4-6, 5-7, 1-2 il punteggio che già non ammetteva repliche per il serbo triturato dal sublime gioco dello svizzero e sofferente per una spalla che non ha dato tregua in questi ultimi giorni. Dopo l’ottimo esordio con Carbales Baena, secondo e terzo turno agevoli contro Pondero e Kudla poi però il match di stanotte contro “Stan the Man” ha riservato la cattiva sorpresa: da qualche settimana la spalla scricchiola e contro le fucilate di Wawrinka probabilmente Nole ha sentito tirare qualcosa, arrendendosi così contro il vincitore degli Us Open nel 2016. Dopo lo show incredibile nella finale vinta a Wimbledon contro Federer, Djokovic si è proiettato in grande forma verso il cemento americano ritrovandosi però quasi subito con un fastidio alla spalla oggi diventato insostenibile. «Ora mi devo consultare con il mio team per capire come curare la spalla. Penso di prendermi un periodo di riposo per valutare l’infortunio», ha spiegato ai giornalisti al termine degli Ottavi di finale, finiti anzitempo per il ritiro nel terzo set prima del quarto game.
DJOKOVIC KO AGLI US OPEN: IL RITIRO E L’INFORTUNIO
«Spero di poter giocare in Asia, ma non ne sono sicuro», spiega ancora il serbo campione qui agli Us Open nel 2011 e nel 2015: dopo un’ora e 46 minuti di “pallate” prese da un Wawrinka parso in ottima condizione, Nole Djokovic ha deciso di arrendersi consegnando il guanto della sfida allo svizzero ora proiettato ai Quarti di finale contro il “folle” russo Medvedev. «Dispiace finire così, Novak è un campione e un buon amico, io comunque sto giocando bene, sono soddisfatto. Ci ho messo quasi due anni a tornare al mio livello, l’atmosfera qui è bellissima, grazie per essere venuti qui a fare il tifo! Sapere che avevo il gioco per batterlo, ricordando il 2016, in questo stadio, certamente ha aiutato. Medvedev è in formissima, sarà un match interessante, sta andando alla grande. Mostrare il tuo miglior livello nelle grandi sfide è il motivo per cui ti alleni, io ho vinto tre Slam, ora sono qui, e spero di vincere altre partite», spiega lo svizzero al termine del match vinto. Per Nole invece amara delusione: «Non è la prima né l’ultima volta che mi devo ritirare per infortunio, ma non ho intenzione di parlarne approfonditamente. Congratulazioni a Stan».