La battaglia tra la Chiesa americana e Papa Francesco non è per nulla “conclusa” e le ultime dichiarazioni – informali, a braccio, ma comunque importanti – in merito al presunto “piano per cacciare Bergoglio” sono davvero incendiarie. Parte tutto dal caso Viganò, l’ex Nunzio negli Usa che da anni attacca il Pontefice argentino accusandolo di aver nascosto alcuni casi di pedofilia compiuti da alti vertici delle Diocesi in Cile, e aumenta poi con le tensioni in vista del Sinodo dei Vescovi in Amazzonia; da ultimo è il libro “Comment l’Amerique veut changer de Pape‘ (Come l’America vuole cambiare Pap‘) del giornalista de ’La Croix’ Nicolas Seneze ad aver portato Papa Francesco alle dichiarazioni rilasciate ieri sera sull’aereo in viaggio per l’Africa (dove da oggi inizia un lungo percorso che toccherà Mozambico, Madagascar e Mauritius). «Per me è un onore se mi attaccano gli americani», spiega il Santo Padre con piena sorpresa dello staff Vaticano lì a fianco.
IL PAPA, IL LIBRO E IL COMPLOTTO
Non solo, consegnando il libro di Seneze ai suoi collaboratori, ancora Papa Francesco commenta informalmente «Questo libro è una bomba..»: subito il direttore della Sala Stampa Vaticana Matteo Bruni si appresta ad intervenire «In un contesto informale il Papa ha voluto dire che considera sempre un onore le critiche, particolarmente quando vengono da pensatori autorevoli, e in questo caso di una nazione importante». Da quello che raccontano Ansa e Avvenire, il Pontefice aveva già letto una recensione del libro che uscirà oggi in Francia e dove si descrive il presunto ambiente ostile al Santo Padre argentino tra i cattolici ultraconservatori statunitensi. Non solo, secondo l’autore del trattato, vi sarebbero anche diversi laici benestanti che avrebbero messo le mani sul cattolicesimo americano arrivando a immaginare e “tramare” per una cacciata di Papa Francesco con dimissioni e nuovo Conclave.