Prosegue da questa il bomba day a Battipaglia in vista della complessa operazione di bonifica dell’area dopo il ritrovamento di un ordigno bellico della seconda Guerra Mondiale. La prima delle quattro fasi in programma che hanno portato all’evacuazione di 36mila persone si è conclusa nel primo pomeriggio di oggi e solo nelle passate ore gli artificieri hanno avviato la seconda fase che porterà allo svuotamento dell’ordigno. La fine dell’intervento, secondo quanto riferito dal colonnello Giuseppe Schiariti e reso noto dal Fatto Quotidiano online, dovrebbe terminare prima del previsto, tra le 19 e le 20. Oltre a qualche disagio legato alle fasi di evacuazione, non manca il grande traffico. Anas, Polizia stradale e Prefettura hanno predisposto delle misure aggiuntive per far fronte al traffico che si è venuto a creare sulla A2 del Mediterraneo. Teseo De Sanctis dirigente superiore del Compartimento della Polizia Stradale Campania e Basilicata ha spiegato: “In direzione nord stiamo accumulando otto chilometri” di coda. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MAXI EVACUAZIONE, MUORE 86ENNE
Oggi a Battipaglia è il bomba day: dalle prime luci dell’alba sono iniziate ufficialmente le operazioni di evacuazione in occasione del disinnesco dell’ordigno bellico da parte degli artificieri dell’Esercito Italiano. Secondo quanto riferisce Il Mattino nell’edizione online, alle 10.45 circa di questa mattina 36mila persone fatte evacuare dalle proprie abitazioni in via precauzionale. Circa 15 minuti dopo erano già in corso le operazioni di sminamento dell’ordigno ritrovato a Spineta nei mesi scorsi, a febbraio. Le operazioni andranno avanti per diverse ore fino a quando l’area non sarà del tutto bonificata e solo allora gli sfollati potranno fare ritorno nelle rispettive abitazioni. A non tornare più a casa, però, sarà un’anziana donna – A. C. le sue iniziali – di 86 anni, morta probabilmente a causa di un arresto cardiaco. A darne notizia è SalernoToday: la donna si trovava nel centro di accoglienza allestito presso l’istituto scolastico di Battipaglia, “Sandro Penna”. Anche lei era tra le oltre 36mila persone chiamate questa mattina a lasciare le proprie dimore per consentire lo svolgimento in sicurezza delle operazioni di disinnesco dell’ordigno risalente alla Seconda Guerra Mondiale. L’anziana era tra le oltre ottanta persone allettate e nonostante il pronto intervento dei medici presenti nella struttura, per lei non c’è stato nulla da fare.
BOMBA DAY A BATTIPAGLIA: LE OPERAZIONI
Non è mancato qualche disagio, oggi, in occasione del bomba day a Battipaglia. Alcune famiglie in pieno centro, probabilmente a causa della mancata conoscenza dell’ordinanza di evacuazione, hanno fatto ritardare l’inizio delle operazioni ed hanno reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine. Poco prima delle 11 gli artificieri del 21esimo Reggimento Guastatori di Caserta hanno ufficialmente iniziato il loro lavoro di bonifica dell’ordigno bellico da 250 libbre. In tutto sono stati impegnati 8 artificieri, 3 ufficiali per il comando e il controllo e 4 della logistica. In tutto l’intervento potrebbe durare fino a 12 ore ed è suddiviso in quattro fasi. Secondo quanto reso noto da Il Mattino, si procederà in questo modo: verrà eseguito un foro sull’ordigno tramite speciali apparecchiature prima di passare alla fase della “lisciviatura”, ovvero di svuotamento dell’ordigno tramite un getto di acqua ad alta pressione. Quindi il materiale estratto sarà fatto asciugare e bruciato in un fosso. Infine, la spoletta sarà fatta brillare con una piccola carica esplosiva.