Non è che l’hanno proprio ucciso come nella canzone degli 883, ma di certo non è stato un favore. Anzi, intorno a lui è stata intessuta una trama – verrebbe da dire: una ragnatela – che sarà difficile districare; in primis per lui, l’Uomo Ragno, che alla notizia gli è subito venuta la mosca al naso, poi per i suoi numerosissimi fan, infine anche per noi, che alla fine, tra fumetti, pupazzetti, cartoni e pellicole, ce lo ritrovavamo sempre a… penzolare in casa.
Impossibile che la news via sia scappata: Disney e Sony, litigando tra loro (è pur sempre questione di vil danaro, e pure tanto), hanno di fatto interrotto il reciproco accordo per la produzione dei film dell’Uomo Ragno. Ciò significa che, nonostante le ultime pellicole di Spider Man abbiano ottenuto un grande successo ai botteghini di mezzo mondo, non solo il personaggio è rimasto intrappolato nella rete di queste due superpotenze dell’entertainment, ma a tutt’oggi rischia di rimanere letteralmente imbrigliato, e dunque escluso, da quelle pellicole, chiamiandole à la gauche “collettive”, dove i personaggi, dotati ciascuno di un potere sovrumano diverso, vengono schierati come in una squadra di football (americano, ovviamente).
Un caso davvero unico: pensate se ad Agnelli e Paratici, per dissidi interni, venisse in mente di mettere fuori rosa Cristiano Ronaldo; un’anomalia incredibile, del tutto simile a un’annata senza estate; una situazione inimmaginabile, un po’ come se a qualche potere forte venisse in mente di istituire in Italia un governo senza il partito di maggioranza in pectore (stando ai sondaggi e alle ultime elezioni svoltesi). Dite che può succedere? Ma allora…, che succederà adesso?
Sin qui si è assistito a una sorta di impasse. Un cul de sac, buio e poco rassicurante, dal quale si sente emergere ogni tanto l’eco di un super eroe allibito, ma non fino al punto di non essere disposto a prendere la parola ed esprimere il proprio super pensiero.
“Non credo ai miei occhi! – ha esclamato Daredevil -. In tanti anni che faccio questo mestiere non ho mai visto niente di simile”.
“Per Odino! – gli ha fatto da spalla il mitico Thor -. Non dovesse chiarirsi al più presto questa storia, giuro che torno a fare il carpentiere in Scandinavia!”.
“Sono così indignato che mi verrebbe voglia di gettare via la fascia di capitano degli Avengers e chiamarmi solo America” ha polemicamente affermato Steven Grant “Steve” Rogers subito dopo aver riposto il suo scudo stars&stripes.
In segno di protesta, Robin (mettiamolo almeno una volta per primo) e Batman hanno proclamato uno sciopero che interesserà l’intera città di Gotham City. Dalla mezzanotte del prossimo 22 settembre il dinamico duo si asterrà da ogni attività anti-malavitosa per 24 ore filate, con esclusione delle sole fasce orarie 6.30/9.30 e 18.00/21.00, atte a garantire il minimo di sicurezza pubblica.
Insomma, dure prese di posizione, che hanno lo scopo di sollecitare le parti in causa a una mediazione per il rinnovo del super contratto collettivo che includa in maniera tassativa anche lo sfortunato e incolpevole Peter Parker. Basterà la solidarietà di questi speciali colleghi a smuovere le acque? “Chi vivrà, vedrà!” ha esclamato l’Uomo-Diga.
E’ proprio da quest’ultima affermazione che ci pare di scorgere un consistente movimento anche al di fuori dell’universo Marvel, se è vero che un esercito di super eroi minori (del quale l’Uomo-Diga è solo una delle tante voci) si sia messo in moto, sostenendo a spada tratta la reputazione di un galantUomo (Ragno), considerato da sempre corretto e disponibile, seppure intransigente (innanzitutto con se stesso); in una parola: probo. Probo-Ragno!
Questo super-passaparola ha scatenato una super-solidarietà intorno al Super-Aracnide. Che ha letteralmente incassato la solidarietà di Bank Man (un geniaccio poco conosciuto persino negli States, la cui unica superdote è quella di riuscire a eseguire un bonifico alla velocità della luce) e dei Fantastici Uno, alias John “Long John” Milic, che si è sempre vantato di essere stato lui a mettere in piedi la “band” dei Fantastici Cinque e poi di essere stato letteralmente buttato fuori a calci nel sedere dalla Cosa. Ma la cosa – statene certi – non finisce qui…
“Lo ammetto: avrei lavorato volentieri con lui, qualsiasi cosa mi avesse proposto” ha commentato la Donna-Aceto, eroina avvezza a tenere pulita la città dai malviventi. ”Non gli ho mai perdonato solo il fatto che proprio non sopportasse il mio… profumo!”.
“L’ho sempre trovato un po’ troppo sopra le righe, troppo leggero e troppo veloce per uno come me” ha sentenziato l’Uomo-Tonnellata, statico ma letale supereroe. Perché se uno così ti casca addosso…
“Visto che noi siamo tutti un po’ speciali, perché fatti della stessa pasta, e siamo tutti sulla stessa barca, hasta siempre Hombre Araña! Non sarò certo io, che ho tanti difetti ma non sono una carogna, a sputare nel piatto dove ho sempre mangiato” ha commentato l’Uomo-Iena, prima di addentarsi la terza antilope di fila, naturalmente morta stecchita (perché lui le carogne… le mangia!).
Ma non tutti i super eroi sono scesi in piazza a protestare. C’è anche chi è convinto che quella tra Disney e Sony sia stata solo una ben studiata operazione di marketing globale. “L’Uomo Ragno definitivamente fuori dai film? Scusate, ne ho mandate giù tante negli ultimi anni, ma questa proprio non la bevo!”. Parola dell’Uomo Imbuto.