Nell’inchiesta per stupro in cui risulta indagato Ciro Grillo, figlio di Beppe, fondatore del Movimento 5 Stelle, entra anche villa Corallina. Si tratta della residenza estiva del padre Beppe Grillo, davanti alla spiaggia di Marina di Bibbona, a sud di Livorno. I carabinieri, infatti, su disposizione della Procura di Tempio Pausania hanno eseguito una perquisizione. Stando a quanto riportato dal Tirreno, che ha anticipato la notizia, la perquisizione sarebbe avvenuta il 29 agosto, quando nella villa si trovava proprio Ciro Grillo. I militari in quell’occasione avrebbero sequestro lo smartphone al giovane. Il figlio del comico, garante del M5s, e altri tre giovani sono stati accusati di stupro da una studentessa norvegese. «Mi hanno fatto bere vodka e mi hanno violentata», ha raccontato la giovane ai magistrati. Le prove della violenza sessuale si troverebbero in un video filmato da uno smartphone.
CIRO GRILLO, FIGLIO DI BEPPE ACCUSATO DI STUPRO
Ma Ciro Grillo e i tre amici hanno sempre respinto ogni accusa. La villa Corallina comunque è quella in cui il padre Beppe Grillo trascorre gran parte della sua estate. Il 18 agosto quella casa, che ha due entrate (una in mezzo alla pineta, l’altra davanti alla spiaggia) è stata tra l’altro teatro di un summit politico del Movimento 5 Stelle che ha deciso la strategia da seguire durante la crisi di governo. Proseguono dunque le indagini dopo la querela presentata a Milano dalla ragazza norvegese. Sarà sentita dagli inquirenti l’amica: la testimone è stata identificata dai carabinieri. Intanto si attende l’esame dei cellulari sequestrati a tutti gli indagati. Secondo il racconto della giovane, lo stupro di gruppo risale allo scorso 16 luglio, dopo una serata trascorsa con i quattro al Billionaire e proseguita nel residence di Costa Smeralda dove era stata invitata anche l’amica per una spaghettata.