Liliana Segre non si è limitata ad annunciare in Senato il suo voto favorevole alla nascita del nuovo governo M5s-Lega. La senatrice a vita, che ha ricevuto gli auguri della presidente Elisabetta Casellati e del premier Giuseppe Conte per i suoi 89 anni, ha pronunciato un discorso forte, di cui sembra bersaglio Matteo Salvini. «Ho vissuto sulla mia pelle l’intolleranza e l’odio e so la facilità di passare dalle parole ai fatti. Mi hanno insegnato che chi salva una vita salva il mondo intero; per questo un mondo in cui chi salva vite viene osteggiato mi pare proprio un mondo rovesciato». Liliana Segre da tempo combatte contro gli haters che infestano la Rete, quindi si aspetta che la politica non investa nell’odio. Dai banchi del centrodestra la interrompono, ma lei prosegue. «Penso poi alla storia, perdere la storia è uno dei primi effetti collaterali della perdita del futuro». E si rivolge al presidente del Consiglio per una richiesta: «Ho presentato una proposta di legge, poi trasformata in mozione, sull’istituzione di una commissione sull’hate speech, un fenomeno che purtroppo conosco. E mi auguro che maggioranza e opposizione la istituiscano». (agg. di Silvana Palazzo)
LILIANA SEGRE “USO SIMBOLI RELIGIOSI RICORDA MOTTO GOTT MIT UNS”
La senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di sterminio, nel suo intervento in aula al Senato ha citato la frase “Gott mit uns”, cioè “Dio è con noi”. Si tratta del motto che era inciso sulle fibbie dei cinturoni delle SS. E lo ha fatto in riferimento all’uso dei simbolo religiosi da parte dei politici. «Mi hanno preoccupato i numerosi episodi susseguitisi durante l’ultimo anno che mi hanno fatto temere un imbarbarimento con casi di razzismo trattati con indulgenza, la diffusione dei linguaggi di odio», ha dichiarato Liliala Segre nel suo discorso. Evidente l’attacco all’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini. «Anche con l’utilizzo di simboli religiosi in modo farsesco e pericoloso un revival del “gott mit uns”. A me fanno questo effetto, forse solo a me in quest’aula». La senatrice a vita ha annunciato il voto di fiducia al nuovo governo, auspicando che «questo governo nascesse dalla consapevolezza di uno scampato pericolo, dal senso di sollievo dopo che si è giunti sull’orlo di un precipizio e ci si ritrae in tempo».
LILIANA SEGRE E IL “MONDO ROVESCIATO”
Secondo Liliana Segre bisogna «ripristinare un terreno di valori condiviso nella difesa costante della democrazia e dei principi di solidarietà nati dalla Costituzione e dalla Resistenza». La senatrice a vita ha proseguito il suo discorso parlando del linguaggio dell’odio. «È sempre una medaglia a due facce, non danneggia solo i bersagli ma incendia anche gli animi di chi vive con rabbia e disperazione il disagio provocato dalla crisi». Poi ha spiegato una lezione che le è stata insegnata. «Chi salva una vita salva il mondo intero, per questo il mondo in cui chi salva vita anziché premiato viene punito mi sembra un mondo rovesciato. Credo che l’accoglienza renda più saggia la nostra umanità». Liliana Segre ha anche criticato l’atteggiamento di una parte della classe politica rispetto al 25 aprile. «Dovrebbe unire il popolo italiano, invece è stata, da alcuni irresponsabili, ridotta a una sorta di faida». La storia invece dovrebbe tornare al centro: «Ci insegna a non ricadere negli errori del passato».