In esclusiva al sito Iene.it parla il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini (Pd), appena nominato nel nuovo Governo Conte-bis e subito chiamato in causa in merito all’intricato caso Marco Vannini e al condannato principale (5 anni) per l’omicidio del giovane bagnino di Ladispoli, Antonio Ciontoli. Il condannato è sottufficiale della Marina distaccato ai servizi segreti ma per il neo-Ministro non sarà reintegrato neanche in futuro: «Antonio Ciontoli è sospeso dal servizio e in tale posizione rimarrà fino a quando non ci sarà una definitiva sentenza da parte dell’Autorità Giudiziaria», spiega il Ministro dem che succede a Elisabetta Trenta (M5s). La decisione è arrivata dopo che ieri si sono trovati in un incontro privato i genitori di Marco Vannini e proprio la ex Ministra della Difesa, con l’appello lanciato al nuovo Ministro affinché non vengano prese decisioni che vadano contro la memoria di Marco e la giustizia stessa di un caso ancora non chiuso.
L’APPELLO DELLA MAMMA DI MARCO VANNINI
«Fin quando sarò io a guidare il Ministero della Difesa, mi impegno affinché al signor Ciontoli non sia concesso il reintegro in Forza Armata», così a febbraio parlava la Trenta e oggi, nelle prime parole di Guerini, si intuisce che la continuità viene mantenuta. Ricordiamo come Marco Vannini sia stato ucciso con un colpo di pistola mentre si trovava a Ladispoli a casa della fidanzata Martina, proprio la figlia di Antonio Ciontoli: il sottufficiale è stato poi condannato in secondo grado per omicidio colposo per la sua morte, scatenando non poche polemiche attorno a tale sentenza in attesa della Cassazione. Dopo il vertice con la Trenta, Le Iene hanno raggiunto la mamma di Vannini, Marina Conte, che non ha nascosto tutto il disappunto per possibili “concessioni” che potrebbero esser fatte per il Ciontoli: «Anche oggi Elisabetta Trenta ci ha confermato il suo impegno dopo che non ha voluto il reintegro di Antonio Ciontoli, si sente offesa come italiana». L’ex Ministra M5s ha poi fatto sapere sempre a Le Iene come l’incontro era in agenda ben prima della caduta del Governo, «ma non non ho voluto rinunciare. Tutti conosciamo la tragica morte di Marco ed è per questo che i riflettori su questa situazione devono rimanere accesi». La decisione di Guerini arriva dopo l’appello diretto lanciato da mamma Marina «Mi auguro che non venga reintegrato nella Marina, altrimenti noi tutti da chi saremmo difesi? Dagli assassini?». In merito a come realmente sono andate le cose in quella maledetta casa di Ladispoli, la mamma di Marco Vannini è convinta «La verità tanto non la sapremo mai. Me la dirà mio figlio quando lo incontrerò nell’aldilà. In questa vicenda un ergastolo già c’è. E’ quello mio e di mio marito», conclude alle Iene la signora Conte.