Non risultano al momento indagati nell’inchiesta sulla morte dei 4 operai morti nell’azienda agricolo ad Arena Po, vittime di un incidente sul lavoro. Il pubblico ministero ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di omicidio colposo plurimo ma le indagini proseguono per stabilire eventuali responsabilità e capire cosa non sia andato. Per questo saranno nominati dei consulenti per stabilire il grado di tossicità sprigionato dai fertilizzanti presenti nella vasca, dove i quattro sono caduti e morti. Non è escluso, come riferisce Il Giorno, che l’impianto per l’aspirazione si sia inceppato e che uno dei quattro si sia calato nella vasca per tentare di ripristinarlo, sentendosi male e cadendo. Gli altri tre avrebbero fatto la stessa fine nel tentativo di aiutarlo. Come proclamato in queste ore, il giorno dei funerali sarà lutto cittadino ad Arena Po. Lo ha anticipato il sindaco Alessandro Belforti. Oggi i familiari delle vittime hanno ricevuto la visita del console dell’India giunto appositamente a Milano dopo la tragedia dei quattro connazionali. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
IL TRAGICO RACCONTO DELLA MAMMA
La madre dei fratelli Tarsem e Prem, due dei quattro operai morti ieri ad Arena Po, in provincia di Pavia, ha provato invano a salvare i propri figli. Intervistata dai microfoni de La Stampa, grazie all’aiuto di una cugina non parlando italiano, ha spiegato: “Era vivo, sono sicura che fosse ancora vivo. Gli ho lanciato anche una corda ma io e mia nuora da sole non ce l’abbiamo fatta a tirarlo fuori da lì. Non c’erano altri uomini ad aiutarci”. I due figli di anni 48 e 45 avevano rilevato l’azienda cinque anni fa, e avevano poi assunto due loro cugini di anni 29 e 28. Una tragica fine quella dei quattro, per una vita fatta di sacrifici e sveglie all’alba, come del resto è anche quella di molti lavoratori da nord a sud del paese. Tarsem Singh si era trasferito in Italia dal Punjab venti anni fa: si svegliava alle 3 tutte le mattine, e in dieci anni aveva fatto cinque giorni di ferie. Era stato raggiunto due anni fa dal cugino Harminder, mentre Majinder di 28 anni, si era unito a loro solamente da un mese. Sono morti per le esalazioni, lavorando nell’azienda agricola che gli aveva provocato tanta sudore e fatica, ma di cui andavano fieri. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ARENA PO, 4 OPERAI MORTI IN AZIENDA AGRICOLA
Alza la voce il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, e intervistato dai microfoni del Tg2, parlando dei quattro operai morti ieri in un’azienda agricola di Pavia, ha ammesso: “Più di mille i morti sul lavoro dall’inizio dell’anno, vuol dire più di tre al giorno. Questa è una strage inaccettabile”. Una tragica sequenza di eventi quella avvenuta ieri ad Arena Po. Un operaio si trovava nella vasca dei liquami per le operazioni periodiche di spurgo, ma qualcosa deve essere andato storto. Probabilmente a causa delle forti esalazioni di anidride carbonica emesse dai liquami, il lavoratore ha perso i sensi; a quel punto si sono gettati nella vasca (una cisterna alta circa tre metri), gli altri, morendo tutti e tre per i fumi respirati. La procura di Pavia ha aperto un’indagine a seguito dei tre decessi, e il reato ipotizzato è quello di omicidio colposo plurimo. A dare l’allarme sono stati i famigliari dei quattro deceduti, che non vedendoli arrivare a casa per l’ora di pranzo, si sono recati presso l’azienda facendo la macabra scoperta: il corpo di uno di loro emergeva dalla vasca dei liquami. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PAVIA, MORTI 4 OPERAI IN AZIENDA AGRICOLA
Erano tutti di nazionalità indiana i quattro operai morti oggi in un drammatico incidente sul lavoro in una azienda agricola di Arena Po, Pavia. Sull’accaduto sono attualmente in corso le indagini per fare chiarezza sulla dinamica. Al momento, come riferisce TgCom24, si apprendono i nomi di due delle vittime, Prem e Tarsem Singh, due fratelli rispettivamente di 47 e 45 anni nonché titolari dell’azienda agricola che si occupa di allevamento di bovini. Le altre due vittime, di 28 e 29 anni, erano due dipendenti. Stando ad una prima ricostruzione, uno di loro sarebbe caduto accidentalmente nella vasca di decantazione dei liquami, particolarmente profonda e gli altri tre sarebbero caduti a loro volta nel tentativo di salvare il connazionale. Sul posto sono giunti anche alcuni familiari delle vittime. “Non possiamo più restare a guardare”, ha tuonato Paolo Capone, segretario generale dell’UGL dopo l’ennesima tragedia sul lavoro. “I numeri parlano chiaro: nel primo semestre del 2019 ci sono stati 482 decessi, il peggior dato dal 2016”, ha aggiunto, auspicando a maggiori controlli ma anche una maggiore formazione e diffusione della cultura della sicurezza sul luogo di lavoro, soprattutto se particolarmente a rischio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
FURLAN (CISL): “SCONFITTA PER TUTTI”
Arrivano le prime reazioni dal mondo della politica sulla tragedia registrata a Pavia, dove sono morte 4 persone in un’azienda agricola: tutti di origine indiana, le vittime sono i due titolari e due dipendenti. Nunzia Catalfo, neo ministro del Lavoro in quota M5s, ha sottolineato: «Il Governo si impegnerà al massimo nel contrasto alle morti sul lavoro. Prossima settimana con Inail e Inl aprirò un tavolo per avviare il piano straordinario di prevenzione e sicurezza. È mia intenzione coinvolgere parti sociali e attori istituzionali della sicurezza sul lavoro». La dem Teresa Bellanova, ministro delle Politiche agricole, ha sottolineato: «Il mio pensiero va prima di tutto alle famiglie. La sicurezza sul lavoro è un diritto irrinunciabile, dobbiamo fare ogni sforzo per garantirlo». Cordoglio alle famiglie da parte dei sindacati: Annamaria Furlan della Cisl ha parlato di «sconfitta per tutti», mentre Paolo Capone dell’Ugl ha evidenziato come serva «un’azione forte da parte del governo, è necessario un intervento tempestivo per porre fine a queste stragi silenziose». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
MORTI SUL LAVORO A PAVIA: IN CORSO RECUPERO CORPI
Arrivano aggiornamenti da Arena Po, nel Pavese, dove oggi c’è stato un nuovo, gravissimo, incidente sul lavoro e che è costato la vita a quattro persone: le vittime, tutte operai ma pure i titolari dell’azienda agricola, sono annegate nella vasca dei liquami e secondo alcune indiscrezioni potrebbero essere state le inalazioni a rivelarsi fatali e a causare l’incidente. Al momento i Vigili del Fuoco, accorsi sul posto, starebbero procedendo allo svuotamento della vasca per recuperare le quattro salme, di cui due sono dei fratelli Prem e Tarsem Singh, i due titolari, e gli altri due i dipendenti. Sul posto ci sono anche i Carabinieri della compagnia di Stradella per accertare quale è stata la dinamica dell’incidente: e nelle ultime ore è arrivato anche l’intervento della CISL che, attraverso le parole della segreteria generale, ha parlato di “tragedia agghiacciante” e di una sconfitta per tutti a causa dell’ennesimo incidente sul lavoro a causa della mancanza di sicurezza. (agg. di R. G. Flore)
LE VITTIME ANNEGATE IN UNA VASCA DI LIQUAMI
Tragedia ad Arena Po, provincia di Pavia: un incidente sul lavoro è risultato mortale per quattro operai. Il dramma si è consumato oggi, giovedì 12 settembre 2019, in un’azienda agricola: secondo quanto riporta il Corriere della Sera, le quattro vittime sono annegate in una vasca di liquami e al momento sono stati recuperati due corpi. In corso le operazioni di svuotamento delle cisterne per estrarre i corpi senza vita degli altri due operai, sul posto i vigili del fuoco della compagnia locale e i carabinieri. Le forze dell’ordine stanno effettuando i primi accertamenti del caso per chiarire l’esatta dinamica della tragedia e valutare eventuali responsabilità: i quattro operai stavano lavorando vicino alle vasche di compostaggio del fertilizzante, nei pressi dell’allevamento di bovini.
PAVIA, INCIDENTE SUL LAVORO: MORTI 4 OPERAI
Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore sugli sviluppi delle indagini dei carabinieri, con la dinamica dei fatti che va ancora chiarita: sul posto sono giunti anche gli ispettori dell’Asst di Pavia. Una normale giornata di lavoro sfociata in dramma in un’azienda agricola a conduzione familiare molto conosciuta nella zona. Non sono state rese note al momento le generalità delle quattro persone decedute, un lutto che ha colpito l’intera comunità del Pavese e che riaprirà il dibattito sulle condizioni di sicurezza sul luogo di lavoro. Ricordiamo che recentemente, appena qualche giorno fa, sono stati registrati incidenti sul lavoro mortali a Varese e a L’Aquila. Non ci resta che attendere novità.