«Esiste un’alleanza naturale tra tutti coloro che si oppongono alla sinistra e a questo governo della vergogna», ha ribadito più volte il leader della Lega dal palco di una Pontida invasa dai militanti della Lega con bandiere e scritte “Prima gli italiani” in ogni dove sul prato della bergamasca. Dopo aver lanciato il possibile “doppio referendum”, l’ex Ministro ha attaccato ancora una volta il Premier Conte ormai vero “nemico n.1” della Lega: «Un servitore di due padroni, presidente buono per tutte le stagioni. ma noi da questo palco predichiamo, mai a sinistra e mai col Pd, nemmeno in cambio di mille poltrone». C’è stato spazio a Pontida ancora del nodo migranti, con una battuta al vetriolo contro la capitana della Sea Watch 3 Carola Rackete: «Da una parte la libertà e il coraggio e il patriottismo di Oriana Fallaci, dall’altra i sostenitori di una viziatella comunista come Carola Rackete. Una che ha rischiato di uccidere 5 militari in servizio, che tristezza! Mi ha denunciato, non vedo l’ora di andare in tribunale e affrontarla a testa alta». (agg. di Niccolò Magnani)
SALVINI A PONTIDA “CONTE-PD-M5S SCHIAVI DELL’UE”
«Il Premier Conte è servitore di due padroni, è sempre buono per ogni stagione»: è il Presidente del Consiglio il bersaglio numero 1 di Matteo Salvini dal palco di Pontida dove dalle 14 in poi ha iniziato a parlare sulle Elezioni Regionali, sulla recente crisi di Governo e pure sui temi come immigrazione e legge elettorale. Su questi ultimi due ha annunciato un referendum laddove il Governo giallorosso decidesse di metter mano alla riforma elettorale e alla cancellazione dei Decreti Sicurezza, mentre sul fronte degli attacchi politici il leader della Lega rilancia «il problema è che l’Italia torna ad essere un campo profughi. Lo vedremo nelle prossime settimane. Le ong hanno festeggiato. Se smonteranno il decreto sicurezza sarà un’altra occasione di referendum, perché sia il popolo ad opporsi alle scelte del palazzo. Sull’immigrazione la vede grigia nei prossimi mesi, la vedo male». Poi ancora dal palco di Pontida «Quando qua su questo palco si dice: “Mai con la sinistra e mai con il Pd”, pratichiamo quello che diciamo. Mai con la sinistra, mai col Pd»; poi citando ancora il Premier Conte, Salvini attacca «Tra Merkel e Conte, uno ha difeso gli interessi del proprio Paese, l’altro ha svenduto il futuro del suo popolo. I sussidi con la Merkel e Macron li lasciamo ai traditori del popolo italiano», con indiretto riferimento al Premier, al Pd e al Movimento 5 Stelle. (agg. di Niccolò Magnani)
TENSIONI E INSULTI A GAD LERNER
Diverse tensioni sono state segnalate in questa mattina di raduno della Lega a Pontida, l’edizione più “partecipata” di sempre con allo stesso tempo la rabbia per la crisi di Governo che ha di fatto esautorato il Carroccio dal Governo senza ottenere le elezioni anticipate tanto attese da Salvini e Co. Appena arrivato sul pratone di Pontida per seguire l’evento, il giornalista Gad Lerner è stato oggetto di insulti indegni da parte di alcuni militanti della Lega: «merda-merda; «sei un buffone»; «ti facciamo mangiare merda», e molto altro ancora. A quel punto, i giornalisti si sono diretti verso il punto degli insulti e le tensioni sono diventate anche mezza zuffa tra alcuni cronisti e gli stessi militanti. «E’ meglio che te ne vai, altrimenti ci incazziamo», hanno urlato ad un videomaker di Repubblica avvicinatosi per riprendere la manifestazione. Un pugno sulla telecamera, qualche insulto e cori «Mattarella mafioso» si sono uditi ancora dalla piazza; in merito ai toni utilizzati contro il Capo dello Stato, il leader leghista – che dalle 13 dovrebbe intervenire dal palco di Pontida – attacca «Possono essere sbagliati i toni, bisogna sempre portare rispetto. Sicuramente sono state fatte scelte che non corrispondono alla volontà popolare. Io però non uso l’insulto e propongo agli italiani un cambiamento» ha detto Salvini commentando le parole di Vito Comencini di ieri sera. (agg. di Niccolò Magnani)
AL VIA IL RADUNO DI PONTIDA
Nella Lega sono pronti a scommettere che alla fine quello di oggi sarà il raduno di Pontida più partecipato della storia: dai 60mila che l’anno scorso applaudirono (cifre del Carroccio) si pensa che quest’anno possano essere addirittura in 80mila ad applaudire l’atteso intervento di Matteo Salvini. Il Capitano, senza più la scrivania al Viminale, sarà protagonista con ogni probabilità di un intervento tutto all’attacco di Pd e MoVimento 5 Stelle, colpevoli a suo dire di aver varato un’intesa sulla base delle “poltrone” privando gli italiani della possibilità di tornare al voto. L’obiettivo nel mirino del suo discorso? Molto presumibilmente, sulla scia di quanto accaduto in questi giorni, sarà Giuseppe Conte, già ribattezzato da Salvini “presidente Conte-Monti”, in riferimento al professore ex premier, oggi senatore a vita, che varò misure altamente impopolari alcuni anni fa. Quel che sembra certo è che Salvini dovrebbe usare parole rispettose nei confronti di Mattarella, anche per marcare le distanze da quanto accaduto nella giornata di ieri all’incontro giovanile…
LEGA, RADUNO GIOVANILE: ATTACCHI A MATTARELLA
Un tempo erano “giovani padani”, ma se è chiaro ed evidente a tutti che la Lega di oggi non è più quella del senatùr Umberto Bossi, lo è pure che certi toni forti degli oggi “solo” giovani leghisti fanno comunque scalpore sebbene in un contesto dove pure, negli anni, se ne sono sentite di ogni. In questo caso a far montare l’indignazione, in specie negli avversari di Matteo Salvini, sono state le parole pronunciate dal 31enne deputato veneto Vito Comencini: “Questo presidente della Repubblica, lo posso dire? Mi fa schifo. Mi fa schifo chi non tiene conto del voto del 34 per cento degli italiani”. Dichiarazioni che si configurano come vilipendio del Capo dello Stato. Sempre nel congresso riservato ai giovani del Carroccio è avvenuto l’addio – o arrivederci – di Andrea Crippa, parlamentare ormai a tutti gli effetti nel mondo dei grandi in qualità di vicesegretario federale della Lega. Il suo successore? Luca Toccalini, 29 anni, ex dirigente degli universitari padani, milanese come Salvini.
LEGA, SALVINI: “AL GOVERNO FACCIAMO IL MAZZO”
Già durante l’incontro con i giovani del partito è arrivato un indizio sullo show che Matteo Salvini è pronto a compiere sul palco di Pontida nella giornata odierna. Piede schiacciato sull’acceleratore quando si tratta di attaccare il governo giallorosso e cavalli di battaglia che non appassiscono:”Care Ong, ora che i porti sono aperti, vi dico godetevela finché potete perché noi al governo ci torniamo tra poco e torneremo a difendere i confini, come un Paese normale”. Nel salutare le tantissime bandiere presenti, non solo quelle classiche della Lega Lombarda e Liga Veneta, come riportato da “Il Messaggero”, Salvini ha aggiunto: “A tutti voi posso dire che se rimaniamo uniti gli facciamo un mazzo così. La mia prima Pontida è stata 27 anni fa. La sicurezza che non morirà mai siete voi. E se qualche giornalista pensava che, avendo perso i ministeri, avrebbe trovato” vuoto e tristezza “sappia che qui c’è la Pontida più grande di sempre”.
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