La Cassazione accoglie la richiesta di Olindo Romano e Rosa Bazzi sui nuovi reperti in riferimento alla strage di Erba per la quale sono stati condannati all’ergastolo. Se ne parla oggi a Storie Italiane, mettendo l’accento sull’annosa questione: Rosa e Olindo sono colpevoli o innocenti? Ora si riaccende la possibilità di repertare alcuni oggetti mai studiati in questo caso. A prendere la parola nel corso della trasmissione di Raiuno è stato il giornalista Felice Manti che ha ricordato gli oggetti che la difesa dei due coniugi ha indicato come mai analizzati. Si tratta di un telefono Motorola, “forse appartenente a Raffaella Castagna”, alcuni Dna e peli. “Sarebbe interessante analizzarli perchè non sono mai stati analizzati prima”, ha proseguito il giornalista, “altri reperti sono stati distrutti, sarà interessante vedere se il tribunale darà il via libera a questi accertamenti”. Come ribadito dal cronista che si è occupato del caso, i Ris trovarono impronte palmari e Dna estraneo a Rosa, Olindo ed ai soccorritori. Occorre capire, invece, se c’è il Dna dei due coniugi Romano in questi nuovi reperti. “Nei luoghi del delitto non ci sono le loro tracce, né quello delle vittime nella casa dei presunti assassini”, ha chiarito il giornalista.
STRAGE DI ERBA, VERSO ACCERTAMENTI REPERTI
A prendere la parola nel caso relativo alla strage di Erba è stata anche la criminologa Roberta Bruzzone, consulente di parte per Rosa e Olindo dal 2008 e grande conoscitrice del caso. “A noi interesserebbe oltre all’analisi dei reperti in particolar modo accedere al server completo delle intercettazioni disposte all’epoca e relative anche alla testimonianza di Frigerio”, ha commentato a Storie Italiane. Proprio Frigerio diede inizialmente informazioni molto precise, descrivendo nella sua prima deposizione una persona di chiara etnia araba. Descrizione confermata anche nel verbale del giorno successivo. “Sostenere che Frigerio nell’immediatezza abbia riconosciuto Olindo è un elemento falso”, ha sostenuto la Bruzzone. Al momento non si parla di un processo di revisione in quanto non vi è ancora neppure una istanza. Ma la revisione è ammessa anche quando sorgono nuove prove da valutare da sole o unitamente a quelle che sono alla base del giudizio. A parlare di recente è stato anche Azouz Marzouk che in una intervista a Telelombardia è tornato a difendere Rosa e Olindo: “Sono convinto che loro non c’entrino nulla, sono convinto per vari motivi perchè una delle cose che dirò adesso fa capire che già è stata prescritta la loro condanna prima del processo. Se c’è una strage simile come fai a dare il consenso a bruciare il corpo della signora Paola Galli?”, ha spiegato Azouz riferendosi ad una delle vittime che fu subito cremata. Secondo il giornalista, esistono degli importanti buchi tra la successione delle morti e l’arma del delitto, ed anche l’autopsia non avrebbe aiutato affatto a chiarire la dinamica degli eventi