Non è passato neanche un giorno dalla presentazione ufficiale in tv e sulla stampa del nuovo partito di Matteo Renzi – “Italia Viva” – che già fioccano le polemiche non solo sul destino del Pd dopo la scissione, o sulla tenuta del Governo Conte-bis con il nuovo movimento nato in Parlanento, ma bensì sulla stessa origine del nome. Un “misto” tra il “Viva l’Italia” di De Gregori e la rottamazione, un simil-plagio di un libro dell’ex leader sessantottino Mario Capanna (che già ha fato sapere che lo denuncerà, ndr) e soprattutto uno slogan già usato da Walter Veltroni durante la campagna elettorale del 2008 con il Pd che era appena nato da pochi mesi. Il fondatore dei dem girò l’Italia in pullman verde con la scritta “L’Italia Viva” e qualche anno dopo il suo “delfino” Matteo Renzi, dopo il camper al posto del pullman e la Leolpolda al posto del Lingotto, è pronto a lanciarsi in “Italia Viva” come nuovo partito fuori dal Pd.
È GIÀ POLEMICA SUL NOME “ITALIA VIVA”
Alla Leopolda del 2012, come potete vedere nella foto qui sopra, Renzi già utilizzò quello slogan oggi scelto come nuovo movimento, poco prima della sfida persa con Bersani nelle Primarie che però consacrò Matteo come uomo nuovo della politica italiana, in rampa di lancio per diventare nel giro di pochi mesi Segretario dem e Premier del Governo post-Letta. Più ancora di Veltroni e De Gregori però, che di fatto contribuirono involontariamente al successo delle Leopolda renziana al grido di “Viva l’Italia Viva. Il meglio deve ancora venire”, è Mario Capanna a risentirsi per la scelta di questo nuovo nome di partito renziano. Al Corriere della Sera racconta l’ex leader del Movimento ’68 «Credo che anche in questo caso non porterà fortuna a Renzi: il plagio non paga mai, ha le gambe corte. Lui prende una cosa buona e la converte nel suo contrario, una cosa cattiva». Ultimo “mistero” dietro al nuovo nome è legato al dominio web “Italiaviva.org” e “Italiaviva.eu“: come spiegato da Tg Com24, i domini su internet sono stati già registrati dopo il 9 agosto, ovvero il giorno successivo alla crisi di Governo innescata da Salvini. Che Renzi abbia avuto già in mente il piano e fosse passato subito all’attacco? Nel frattempo però, tra sondaggi non al top e litigi politici, anche la scelta del nome non sta convincendo gli attenti analisi della politica: per Renzi quello “zaino in spalla verso nuovo sfida” (come spiegato da lui ieri nell’annuncio del partito sui social, ndr) rischia di essere ben al di là delle sue più nefaste aspettative.