Prosegue l’emergenza sbarchi sull’isola di Lampedusa. Non si sa se il tutto sia dovuto alla caduta del governo M5s-Lega, o se si tratta semplicemente di un caso, fatto sta che da un paio di settimane a questa parte la piccola isola siciliana è stata presa di mira dai migranti. Il centro di accoglienza presente può ospitare al massimo 95 profughi, ma al suo interno se ne trovano ben 240, più del doppio del consentito. Una situazione di emergenza, come aveva già denunciato settimana scorsa il sindaco di Lampedusa, che rischia di non essere risolta in tempo brevi, visto che nelle ultime ore sono proseguiti gli sbarchi, con ben 130 persone giunte solamente quest’oggi. Come ricorda l’edizione online de Il Giornale, non si tratta solamente di poveretti che giungono in Italia con il gommone, ma di imbarcazioni di grandi dimensioni.
MIGRANTI, NUOVO SBARCHI A LAMPEDUSA: HOTSPOT AL COLLASSO
Gli ultimi sbarchi sono giunti nella notte, 28 migranti che sono stati soccorsi in mare dalla guardia di finanza, con a bordo cittadini ivoriani e camerunesi, per l’esattezza, 19 uomini, 8 donne e un bambino. E nelle prossime ore la situazione potrebbe addirittura peggiorare, visto che sono attesi ulteriori sbarchi che stanno mettendo a dura prova anche le forze dell’ordine di stanza sulla piccola isola siciliana, con turni massacranti, la ricerca dei migranti sbarcati in autonomia, operazioni di soccorso e di assistenza, sorveglianza dell’hotspot e via discorrendo. Da segnalare, a riguardo, una protesta avvenuta nella giornata di ieri da parte di un gruppo di tunisini che non vogliono essere rimpatriati, e alcuni di loro si sono presentati di fronte alla Chiesa di San Gerlando, a centro paese: protesta pacifica che è stata ripetuta anche stamane. Il timore è che tale manifestazione possa sfociare in situazioni di maggiore tensione, così come già avvenuto in un passato non troppo lontano.