Il Borgo dei Borghi in onda oggi, domenica 22 settembre, continua con il suo racconto di Fiumefreddo Bruzio. Immaginate un vero labirinto di vicoli secolari dove le strette stradine acciottolate conducono su improvvisi slarghi dove si aprono dei belvedere a picco sul mare da dove osservare, nelle giornate terse, da un lato Capo Palinuro e dall’altro le isole Eolie. Il borgo di Fiumefreddo Bruzio si trova tra Paola e Amantea nella parte del basso Tirreno cosentino e può essere visitato comodamente anche nell’arco di una sola giornata anche se le atmosfere che offre, meritano di essere scoperte in più tempo. Non si può non mettere al primo posto tra i luoghi da visitare, il duecentesco castello della Valle. Eretto sui resti di una torre normanna, fu in seguito adibito a residenza per i viceré di Calabria.
Fiumefreddo Bruzio, Il borgo dei borghi
Purtroppo a seguito dei colpi di cannone sparati dai francesi nel 1807, del castello della Valle restano solamente la facciata con alcune sale interne dove sono ospitati degli affreschi di Salvatore Fiume. Un’altra visita deve essere effettuata per conoscere la Chiesa Amatrice, risalente a metà Cinquecento. Al suo interno è possibile ammirare un’antica fonte battesimale e molte opere d’arte tra le quali si segnala il dipinto di epoca barocca Miracolo di San Nicola di Bari, realizzato da Francesco Solimena. La visita di Fiumefreddo Bruzio non può escludere i Palazzi Nobiliari come il Palazzo Mazza (o Palazzo dell’Ospedale) e Palazzo De Ponzio (o Palazzo Pitellia). Parlando di piazzette panoramiche si intendono quelle di S. Domenica, Rupe e Torretta che formavano a suo tempo, un originale sistema difensivo che denota l’importanza strategica di questo borgo. Ultima tappa suggerita è quella della chiesa di San Rocco, un piccolo edificio religioso che fu ubicato all’interno di un’antica torre di avvistamento, vicino ai resti delle mura di cinta di Porta di Mara.