Era lo scorso luglio quando la trasmissione Chi l’ha visto si occupava del caso di una bambina, prelevata dalla sua abitazione da finti operatori dell’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali), intervenuti dopo una segnalazione per via di un cane che abbaia. Il tutto viene registrato dalle telecamere di sorveglianza. “Siamo dell’Enpa e abbiamo bisogno di parlare per la questione del cane, secondo lei me lo sono inventata che lei ha un cane?”, insisteva la finta operatrice mentre la padrona di casa prendeva tempo e si rifiutava di farli entrare. Dopo essere riusciti a entrare, proprio mentre madre e nonna della bimba erano intente a cercare i documenti del cane, succede l’incredibile: la piccola viene prelevata. “La polizia continua ad avallare i due poliziotti in borghese fingendo di essere dell’Enpa. Si sono intrufolati con l’inganno staccando la luce perchè sapevano che c’erano le telecamere e non volevano far vedere questo. Si sono introdotti furtivamente in casa nostra spacciandosi per l’Enpa per poi rapire mia figlia”, commentava il padre.
BIMBA STRAPPATA ALLA MADRE DA FINTI OPERATORI ENPA
Finalmente nelle passate ore la piccola Maria (nome di fantasia, ndr) è tornata a casa ed ha potuto riabbracciare la sua famiglia. A documentarlo sono state nuovamente le telecamere di Chi l’ha visto. Siamo come sempre a Reggio Emilia, teatro dell’ormai celeberrimo caso di Bibbiano e Stefania e Marco, i genitori della bambina prelevata da finti operatori Enpa, si erano rivolti proprio alla trasmissione di Raitre per chiedere aiuto. “Me l’hanno portata via ingiustamente senza legge, rivogliamo nostra figlia a casa!”, diceva lo scorso luglio Stefania, una donna con un passato da tossicodipendente. Nel nuovo filmato di Chi l’ha visto, Maria riabbraccia finalmente la mamma e anche la commossa inviata della trasmissione. Nel corso della serata, proprio Stefania e Marco racconteranno come sono riusciti a vincere la loro battaglia. In merito al caso, l’Enpa si era espressa duramente prendendo le distanze dalla vicenda. In un comunicato ufficiale pubblicato sul sito dell’Ente, aveva spiegato: “Né l’associazione né, tanto meno, le sue Guardie Zoofile sono in alcun modo coinvolte nel blitz con cui nelle passate settimane agenti di polizia e assistenti sociali hanno prelevato una bambina dalla casa dei suoi genitori”. A tal fine aveva dato mandato al suo ufficio legale di assumere ogni iniziativa a tutela della propria immagine, contro ogni indebito utilizzo del proprio nome.
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