TRIDICO: FONDO INPS PER I GIOVANI
Mentre Nunzia Caltalfo ribadisce che la riforma pensioni con Quota 100 “rimane dov’è, non si tocca”, Pasquale Tridico evidenzia che sulla proposta avanzata di istituire presso l’Inps un fondo integrativo pubblico “c’è una discussione in corso, fa parte poi del programma di questo governo al punto quattro”. Secondo quanto riporta alanews.it, il Presidente dell’Inps sottolinea che tutto nasce da “una riflessione fatta negli ultimi mesi presso il ministero che ci ha chiesto valutazioni tecniche. È uno dei possibili temi di discussione a tutela dei giovani, delle donne e delle persone che hanno meno possibilità di fare fondi privati. Quelli esistenti e continueranno ad esistere, sono ciclici e favoriscono i salari alti. Il fondo integrativo pubblico ha un aspirazione diversa e di essere anticiclico e quindi per chi ha salari bassi, intermittenza nel lavoro la possibilità di accumulare una pensione integrativa maggiore”. Vedremo se e in che modo la discussione sul tema andrà avanti, sia nel mondo politico che in quello sindacale.
LANDINI: LEGGE FORNERO VA REVISIONATA
Maurizio Landini, parlando con i giornalisti, ha ribadito che in tema di riforma pensioni da parte dei sindacati c’è la richiesta al Governo di rivedere la Legge Fornero. “Non c’è solo da discutere della Legge di stabilità, che è un punto, c’è da discutere di quello che si fa nei prossimi tre anni di durata di questo Governo, e quindi avere una visione complessiva che tutto ciò che oggi si mette in campo va in una direzione davvero di cambiamento economico-sociale. Se è così bene, se non è così naturalmente il 9 ottobre a Milano, quando avremo una grande assemblea dei quadri e dei delegati faremo una valutazione, un bilancio come organizzazione sindacale”, sono le parole del Segretario generale della Cgil raccolte dal sito del Fatto Quotidiano. A una specifica domanda sulle parole di Renzi su Quota 100, Landini ha detto di non voler discutere delle dichiarazioni dei singoli politici. “Noi abbiamo un tavolo di trattativa aperto con il Governo e quella è la sede per discutere”, ha aggiunto.
QUOTA 100, NUOVE FINESTRE IN ARRIVO?
Continua il lavoro del Governo nella messa a punto della Legge di bilancio e non cessano le domande riguardo il futuro della riforma pensioni con Quota 100, dato che questa misura continua a essere al centro di ipotesi di interventi. Secondo quanto scrive Repubblica, infatti, l’esecutivo starebbe studiando un taglio dell’Iva sulle bollette degli italiani. Considerando le altre misure che si intendono varare, come il taglio del cuneo fiscale, una parte delle risorse necessarie “dovrebbe essere compensata con la chiusura di alcune finestre – al momento trimestrali per i dipendenti e semestrali per gli autonomi – che permettono l’accesso alla pensione con quota 100. La legge voluta da Salvini non sarà quindi cancellata, ma verranno introdotti dei nuovi paletti temporali”. La conseguenza sarebbe quindi una maggior attesa dalla maturazione dei requisiti all’effettivo ingresso in quiescenza. Si rischia quindi di tornare verso le famigerate finestre mobili che erano state poi superate. Vedremo cosa deciderà effettivamente il Governo.
LE RICHIESTE AL GOVERNO
Al Teatro Politeama di Prato si è svolta la 23a edizione della Festa di LiberEtà dello Spi Cgil Toscana, con il titolo “Parole per una nuova età”, dove si è anche parlato di misure di riforma pensioni. Alla festa è intervenuto anche il Presidente della Toscana Enrico Rossi, che ha detto che “il governo, questo governo, dovrebbe fare di più, affrontando il problema della non autosufficienza come quello della tassazione delle pensioni”. A chiudere l’evento è stato il Segretario generale dello Spi Cgil nazionale, Ivan Pedretti, che è tornato sulla manifestazione unitaria indetta dai sindacati pensionati a metà novembre, riaffermando la necessità di una legge nazionale sulla non autosufficienza: Pedretti ha anche detto che “se il governo dovesse aprire un tavolo di confronto e decidere di costruire un percorso condiviso in questo senso, così come sulla rivalutazione delle pensioni, siamo pronti a confrontarci e anche a non fare la manifestazione”. Vedremo quale sarà la risposta dell’esecutivo.
LE PROPOSTE PER LA SANITÀ
Si è parlato molto degli effetti della riforma pensioni con Quota 100 sulla Pubblica amministrazione e in particolare sulla sanità. La conferenza delle regioni ha deciso di correre ai ripari e ha approvato un documento in sedici che, come spiega il sito di Repubblica, verrà presentato martedì prossimo al ministro Speranza. In particolare, gli assessori regionali alla Sanità chiedono di “arruolare nel Servizio sanitario nazionale i diecimila medici abilitati e specializzandi per fronteggiare la drammatica carenza di camici bianchi negli ospedali”, determinata anche da Quota 100. Tra le proposte anche quella di consentire a tutti i medici di restare in servizio fino a 70 anni. “Serviranno anche risorse aggiuntive per valorizzare con adeguati compensi le professionalità sanitarie rivolte alla guardia medica o in pronta disponibilità sanitaria e per aumentare i posti a livello nazionale nelle scuole di specializzazione”, ha detto il Presidente della conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini.
RIFORMA PENSIONI, IL DESTINO DI QUOTA 100
Secondo quanto riporta il sito de Il Giornale, il Governo, con la manovra di fine anno, intende effettuare anche degli interventi di riforma pensioni. “E a quanto pare l’obiettivo principale è quello di smantellare Quota 100, la riforma fortemente voluta dalla Lega. Una delle ipotesi che sono sul campo è quella di confermare la misura per un altro anno con questa legge di Bilancio. Poi però la riforma previdenziale potrebbe conoscere il capolinea a dicembre 2020 con un anno di anticipo sulla naturale scadenza del 2021. Inoltre potrebbe spuntare anche l’ipotesi di innalzare i requisiti per accedere alla finestra d’uscita anticipata con un aumento dell’età a 64 anni. In questo modo l’esecutivo pensa di poter recuperare fino a 12 miliardi in due anni”.
BRACCIO DI FERRA LEGA-RENZI
Nell’articolo vengono quindi ricordate le parole pronunciate ieri sia da Matteo Renzi che da Matteo Salvini a proposito della possibile cancellazione di Quota 100, con il fondatore di Italia Viva favorevole a un intervento di questo tipo e l’ex ministro dell’Interno ovviamente contrario. Anche se c’è da dire che dall’esecutivo non si sono avute indicazioni di una cancellazione della misura. “Insomma tra la Lega e Renzi adesso è braccio di ferro. Nel mezzo migliaia di pensionati che attendono di sapere se potranno andare via in anticipo o se invece attendere l’età d’uscita fissata dalla legge Fornero”, è la conclusione dell’articolo, anche se l’ipotesi di un ritorno alla situazione previgente a Quota 100 sembra davvero remota.