«Non sono una ragazzina, ma questo ritorno alla conduzione mi emoziona»: così Monica Setta a Vieni da me a proposito della nuova esperienza a Unomattina in famiglia. La giornalista, ospite del salotto di Caterina Balivo, ha parlato del compagno d’avventura Tiberio Timperi: «Sono entrata in punta di piedi: sono passati tanti anni, io sono una giornalista che non le manda a dire e questa è garanzia di sincerità. Se faccio un complimento, è sentito: non conoscevo Tiberio ed ero molto preoccupata. Invece lui è stato delizioso: quando sono arrivata, mi ha quasi preso per mano. E’ veramente una persona straordinaria». Poi su Sophia Loren: «Mi ha fatto vedere i sorci verdi. Sono partita con lei per una crociera e venni mandata dal mio direttore dell’epoca. Mi disse “o torni con un’intervista esclusiva o torni a casa”. Sono andata da lei dicendo che ero amica della sorella. L’ho pregata, la cercavo e la seguivo. Dopo tre giorni, le scappò una notizia: che lei posava per il calendario Pirelli a 72 anni. Da lì in poi le feci un’intervista bellissima: mi fece una confessione, mi disse che temeva i problemi psicologici, quei momenti in cui uno è talmente triste ma non può dirlo. Mi disse di esserci riuscita».
MONICA SETTA: “IO E LOREDANA LECCISO MOLTO AMICHE, MA…
Monica Setta ha poi parlato di Loredana Lecciso: «Siamo molto amiche, ma è successa una cosa: io sono sempre stata molta legata a lei, Romina Power non esisteva per me. A un certo punto, l’anno scorso, l’ho incontrata per pura combinazione: sono rimasta incantata da questa donna stupenda, ero pazza di lei. Ho subito pubblicato su Instagram scrivendo che “era una visione”, Loredana ha visto e non ha detto niente, ma qualcosa è cambiato. Non le ho detto niente perché mi sono sentita in colpa: quando senti di aver fatto una caz*ata, un po’ paura ce l’hai. Ho tolto il commento a Romina su Instagram ma la frittata era già fatta: l’ho invitata al mio compleanno ma lei non è venuta». Infine, una battuta su Richard Gere: «E’ stato il mio idolo in Pretty Woman, mi è sempre molto piaciuto. L’ho incontrato nel 2005, dovevo fare un’intervista: non so perchè, mi diede una risposta tremenda in conferenza stampa. Feci una domanda in inglese, lui mi disse “che domanda stupida che m’ha fatto”. Mi sentii così male, non mi era mai capitato. Non l’ho perdonato: ogni volta che mi capita di scrivere su di lui, scrivo una cattiveria».