Ci sono importanti novità sul ghiacciaio Planpincieux del Monte Bianco, monitorato da giorni a causa del rischio crollo. Un blocco frontale ha accelerato la sua velocità di slittamento. Come riportato da Tgcom24, sta avanzando fino a 60 centimetri ogni 24 ore. Parliamo quindi di circa 27mila metri cubi di ghiaccio, che corrisponde a oltre il 10 per cento totale. Questo stando agli ultimi dati comunicati da Raffaele Rocco, delle Risorse idriche e territorio in Regione Val D’Aosta. La parte retrostante, che è più consistente, invece continua a muoversi più lentamente, con un ritmo di circa 30-35 centimetri al giorno. Questa accelerazione di una parte del blocco del ghiacciaio Planpincieux non cambia lo scenario. L’allerta caduta dell’intero ghiacciaio resta «probabile nei prossimi giorni o settimane», secondo il glaciologo Fabrizio Troilo della Fondazione montagna sicura, che collabora con la Regione nel monitoraggio dei ghiacciai sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco. «Ma sarà un evento limitato che si arresta nel conoide immediatamente sotto il ghiacciaio e non avrà influenza sulle strade sottostanti».
MONTE BIANCO, FRONTE GHIACCIAIO PLANPINCIEUX ACCELERA CADUTA
Il crollo del blocco più piccolo del ghiacciaio Planpincieux del Monte Bianco «non allevia, se non marginalmente, il carico dei 250mila metri cubi che continuano a scendere a velocità costante». Se dunque fino ad un paio di giorni fa il movimento era uniforme, ora la parte frontale ha acquisito una velocità maggiore. «È probabile che questa parte frontale crolli. Già la notte scorsa si sono avute piccole cadute. Certo se il blocco riuscisse a cadere a pezzi sarebbe la cosa migliore», spiega Raffaele Rocco, capo del Dipartimento programmazione, risorse idriche e territorio della Regione Valle d’Aosta. Palazzo Chigi resta in contatto costante con la Regione Valle d’Aosta per avere informazioni in merito all’allerta. Il presidente Antonio Fosson aveva rassicurato riguardo il monitoraggio. Il premier Giuseppe Conte comunque si recherà prossimamente in visita. Ora che la dinamica del cedimento è cambiata, si attendono nuove misurazioni.