Micaela Ramazzotti intervistata da TU Style si racconta senza temere i giudizi altrui, un modo di affrontare la vita che la caratterizza:”Certi giorni mi sento forte, e fichissima. Certi altri la più fragile e sbagliata del mondo. Mi piace portare nei film queste onde dell’essere donne”. Il suo lavoro da attrice non le impedisce di guardare con una certa diffidenza al mondo dei social:”La diretta mediatica mi spaventa: non voglio far sapere dove sono, ma la voglia di condividere c’è. Mi piace scattare foto, fra un po’ forse metterò anche qualche immagine delle nostre vacanze a Livorno”. Micaela parla anche della figlia Anna, oggi 6 anni, nata letteralmente al cinema nel film “In nome del figlio”:”Ha visto tutti i miei film, ricorda certe battute a memoria (…), ama travestirsi pescando abiti da una grande cassa. E’ una Micaela 2.0. Lei attrice? Vedremo. E’ un mestiere che va scelto. Io l’ho scelto a 5 anni”.
Micaela Ramazzotti: “Non temo di diventare vecchia”
Micaela Ramazzotti ricorda:”Ero camaleontica. Mi divertiva troppo fare facce davanti allo specchio di mia madre, due ante che si aprivano creando infinite me. Piangevo in sempre meno tempo, il mio record era 10 secondi”. L’attrice iniziò dai fotoromanzi, qualcosa che però non le piaceva fare:”Da qualche parte mia madre conserva i diari di allora, come un romanzo di formazione”. Ma quali sono gli anni più belli? La Ramazzotti replica:”E come si fa a rispondere? Ogni giorno può essere importante, più vivo e meglio sto. Per me contano i momenti in cui riesci a stare bene. Io sono felice quando faccio le crostate coi bambini, guardano i tutorial e ascoltando i Queen. Paura dell’età? Delle rughe e dell’invecchiamento non me ne può fregare di meno: scrivilo proprio così! Non voglio ritocchi, mi piace la naturalezza. Quello che conta è la testa. Invecchi quando la curiosità si spegne. Rincoglionisci quando ti chiudi in te stesso. Io spero di fare cose sempre nuove, di viaggiare. Quando sarò da buttare magari aprirò un negozio di torte”.