Il piano di Donald Trump per combattere l’immigrazione proveniente dal Messico, è stato svelato nelle scorse ore dall’autorevole New York Times, quotidiano Usa che si è sempre messo di traverso al presidente a stelle e strisce. Secondo quanto si legge, il tycoon era intenzionato ad usare il pugno duro nei confronti dei messicani pronti ad entrare illecitamente in Texas: “Il presidente Trump – si legge sul NYT – ha suggerito di sparare ai migranti che tirano pietre al confine con il Messico e quando gli hanno detto che sarebbe stato illegale ha proposto di sparare alle gambe”. La fonte che avrebbe spifferato tutto al quotidiano della Grande Mela sarebbe una talpa della Casa Bianca rimasta ovviamente anonima, e pare che la proposta suddetta sarebbe stata fatta da Trump in persona in occasione del meeting tenutosi lo scorso marzo nello studio ovale.
MESSICO, TRUMP VOLEVA SPARARE ALLE GAMBE DEI MIGRANTI
Il commander in chief aveva inoltre pensato di fortificare il muro lungo i, confine con il Messico con una trincea d’acqua (in stile Medioevo), riempita poi di serpenti e coccodrilli. Non si tratta di una boutade ma di un’idea reale del presidente Trump, visto che lo stesso aveva sollecitato i suoi collaboratori a stimare i costi di un’eventuale opera di questo tipo. Sempre in primavera, Trump ordinò ai suoi di chiudere l’intero confine di 2000 chilometri entro il mezzogiorno del giorno dopo: una richiesta che gettò nel panico l’amministrazione, ma che fu fortunatamente annullata dopo l’opera di convincimento di alcuni. Questi retroscena sono stati pubblicati anche sul libro “Border Wars: Inside Trump’s Assault on Immigration”, ovvero “Guerre di frontiera: dentro l’assalto di Trump all’immigrazione”, redatto dai giornalisti Mike Shear e Julie Hirschfield Davis, che hanno raccolto una serie di “spifferi”, provenienti dalla Casa Bianca e non solo.