Luca Argentero, 41 anni, bello come il sole. Al cinema da ieri, mercoledì 2 ottobre, interpretando Leonardo Da Vinci e tra le pagine di Oggi con una intervista a tutto tondo. L’attore racconta di essersi documentato parecchio prima di entrare nella parte: “La sua vita è stata così ricca e così vasta… Per fortuna, prima che arrivassi sul set, mi hanno dato tutti gli strumenti e i documenti per capire e interpretare gli episodi citati nel film. Leonardo ebbe un sapere così incredibile che non basta un’intera vita per studiarlo!”. Tanta paura prima dell’inizio delle riprese: “Ero letteralmente terrorizzato! Ma lo sono sempre prima di interpretare un personaggio, a meno che non si tratti di un ruolo in una commedia romantica, che di base mi è un po’ più affine”. Il film affronta anche il tema dell’omosessualità di Leonardo e racconta la sua relazione con il giovane modello Gian Giacomo Caprotti, detto il Salaì (il Diavolo, ndr) e mostra il genio che affronta l’accusa di sodomia: “Sì, ma il film non vuole dare un giudizio morale su questo aspetto”, specifica l’attore.
Luca Argentero: “Il modello numero uno? Mio padre!”
Il film interpretato da Luca Argentero può essere considerato un viaggio nella mente di Leonardo, anche accusato di sodomia: “Il film offre un’interpretazione della sua curiosità per la scienza. Ci fa vedere i suoi disegni di anatomia degli organi sessuali: da Vinci li studiava in maniera scientifica, anche per capire l’origine dei suoi desideri”. Successivamente l’attore torinese, racconta chi sono i suoi maestri sul lavoro ed anche nella vita: “In tv e al cinema devo tutto alle persone con cui ho lavorato. Si sa, ho fatto il Grande Fratello, e non ho mai frequentato una vera accademia. Ho imparato tutto sul campo. Il mio Maestro con la M maiuscola? Impossibile rispondere, ho girato film e serie tv con così tanti grandi: penso a Ozpetek, Francesca Comencini, Michele Placido…”. Il modello numero uno però, rimane sempre il padre: “A lui devo davvero moltissimo come uomo. Lo ammiro per l’esempio che mi ha dato. È un tipo solido. Vorrei un giorno diventare un padre come lui”.