Un uomo armato di machete ha seminato il panico ieri a Fermo. È accaduto all’uscita di una scuola, il liceo scientifico Calzecchi Onesti. Gli studenti si sono ritrovati di fronte quell’uomo di colore, che si dirigeva verso di loro. «Terrorizzati, siamo scappati per rientrare. Sono stati attimi veramente drammatici», ha raccontato un ragazzo al Resto del Carlino, che ha ricostruito la vicenda. L’aggressore è un nigeriano che avrebbe agito in preda ad un raptus. Molti studenti sono ancora sotto choc per quanto accaduto. «C’è stato il fuggi fuggi generale e sinceramente per qualche attimo mi sono visto morto. Lo spavento è stato tanto». A parlare è uno degli ultimi ragazzi che ha lasciato la scuola. Ma lo spavento non è stato inferiore, anzi è stato per lui più facile capire cosa stava accadendo. «È stato come un incubo. Nella ressa per rientrare nello stabile, ho visto i miei compagni cadere a terra e calpestati dagli altri ragazzi». Provvidenziale è stato l’intervento degli insegnanti e dei collaboratori scolastici che hanno aiutato gli studenti a rifugiarsi a scuola.
FERMO, MINACCIA PASSANTI E STUDENTI CON MACHETE
Una studentessa, una ragazzina di 14 anni al primo anno di liceo, fatica a raccontare quanto è successo. Durante la fuga è caduta e non ricorda bene cosa sia successo. Sono stati momenti a dir poco concitati. «Mi sono ritrovata con le ginocchia sbucciate, mentre qualcuno mi ha riportato nello stabile. Poi ci siamo barricati dentro finché quell’uomo non se n’è andato». Panico anche tra gli automobilisti di Fermo che si erano trovati faccia a faccia col nigeriano armato di machete tra la rotatoria di San Francesco e viale Trento. Ma nel mirino dell’uomo sono finiti anche passanti. Si era messo in mezzo alla strada urlando e cercando di aggredire, con l’arma in mano, chiunque gli passasse a tiro. Carabinieri, polizia e Guardia di Finanza hanno messo in fuga l’uomo evitando il peggio, poi lo hanno catturato in un bar. Il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, ha spiegato che si tratta di un irregolare, non inserito nei programmi di accoglienza, e che è stato raggiunto da un provvedimento di espulsione. Nei giorni scorsi aveva seminato il panico in cimitero, pretendendo soldi, con minacce e aggressioni, spaventando donne e anziani.