Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Poliza Coisp, si è espresso sulla vicenda riguardante il post social di Chef Rubio in merito all’uccisione dei due poliziotti nella questura di Trieste. Intervistato dai microfoni dell’agenzia Adnkronos, il sindacalista ha specificato: “Le parole insensate e offensive di questo signore che gode di una impropria notorietà sono la conferma di come l’essere noti oggi giorno sia qualcosa di raggiungibile anche per chi, invece, dovrebbe essere lasciato ai margini della società, mancando di qualità come il senso di responsabilità e il buon senso teoricamente alla base del comportamento per chi ambisce a diventare un personaggio pubblico. Ci rendiamo conto che alcuni soggetti che vivono in una anacronistica sub cultura anarcoide non possano mai immaginare il dolore che stiamo provando in questo momento è ad anche per questo ci fanno pena”. Felice Romano, segretario generale di un altro sindacato di Polizia, il Siulp, ha invece spiegato: “Sono certo che, se glielo chiedessimo direttamente, chef Rubio confermerebbe la sua fiducia e la sua vicinanza ai poliziotti e a tutte le donne e uomini delle forze di polizia per il delicato e prezioso lavoro che svolgono. Quello che a mio avviso voleva dire e che sono abbandonati a se stessi dalla catena di comando. Ma anche questo non sempre è vero”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CHEF RUBIO, BUFERA DOPO POST TRIESTE: MARCIA INDIETRO DI G. DEMENEGO
Prima si è lasciato andare ad un duro sfogo contro chef Rubio, poi ha chiesto scusa. Gianluca Demenego, fratello di Matteo, l’agente scelto ucciso col collega nella sparatoria di Trieste, ha fatto retromarcia dopo le sue esternazioni. «Innanzi tutto vorrei scusarmi per i toni e le parole usate contro Chef Rubio». Ha spiegato che erano «dettate dalla rabbia e dal dolore per il post fuori luogo e infelice, pubblicato dallo stesso sulla morte di mio fratello e del suo collega». Per il fratello di una delle vittime della sparatoria in Questura la vicenda si può quindi archiviare. «Per me la vicenda può ritenersi conclusa qui. Lasciateci al nostro dolore. Grazie!», ha aggiunto. Sullo stesso profilo ore prima aveva pubblicato l’addio al fratello Matteo su una foto di famiglia. «Proteggici da lassù, fratello mio! Sei il mio eroe! Onore a te!», aveva scritto. E tanti sono i messaggi di cordoglio, ma sullo sfondo restano le polemiche. (agg. di Silvana Palazzo)
“TUTTI COL FRATELLO DI MATTEO DEMENEGO”
Chef Rubio nella bufera per il post sulla sparatoria di Trieste. Dopo aver contestato l’impreparazione degli agenti, ha ricevuto “minacce di morte” dal fratello di uno dei poliziotti uccisi in Questura. Ma sulla vicenda che vede protagonista Gabriele Rubini, in arte Rubio, è intervenuto anche Giuseppe Tiani, del sindacato Siap. «I colleghi morti a Trieste erano seri, preparati e perfettamente stabili psicologicamente», ha dichiarato, come riportato da Il Tempo. Poi ha definito chef Rubio «un guru del nulla». Me le minacce di Gianluca Demenego, fratello di Matteo, sono gravi. Eppure sono state condivise da molti su Facebook. Ad esempio, Potito Perruggini, nipote di Giuseppe Ciotta, poliziotto ucciso nel 1977 da Prima Linea, ha ripostato il messaggio e ha aggiunto: «La rete è piena di questo messaggio. Rubio e i suoi amici, ci querelassero tutti. Se concordi copia e incolla sul tuo profilo. Ci querelassero tutti». (agg. di Silvana Palazzo)
CHEF RUBIO CHOC SU TRIESTE: MINACCE DI MORTE DA FRATELLO VITTIMA
Il fratello di Matteo Demenego, una delle due vittime di Trieste, ha deciso di rispondere per le rime a Chef Rubio. Come riporta Il Messaggero, il congiunto del poliziotto ucciso ieri ha scritto: «Sono il fratello del poliziotto impreparato. Beh tieni sempre la guardia alta quando giri perchè se colgo impreparato pure te fai la fine di mio fratello! Uomo di merda! Ti auguro di perdere un tuo caro!». Sul tema è giunto il commento del presidente di Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che ha annunciato che chiederà «personalmente all’emittente televisiva che ha messo sotto contratto Chef Rubio di cancellare il suo programma». Infine, l’attacco di Maurizio Gasparri su Twitter: «Ma chi è questo chef Rubio che di fronte ad una tragedia cosiìgrande parla con questo linguaggio? Certo, ci sono problemi, non di preparazione ma di sostegno alle Forze di Polizia. Troppe critiche e troppe contestazione hanno portato, a volte, ad esitare quando si deve intervenire. Sono proprio personaggi come questi, che denigrano, anche di fronte ad una tragedia le forze di polizia, che finiscono per indebolirle. […] Questo signore dice fesserie con una arroganza che merita disprezzo totale». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CHEF RUBIO, RITA DALLA CHIESA: “VERGOGNATI”
Le frasi choc di Chef Rubio sulla tragedia di Trieste hanno acceso il dibattito sui social. Dopo Matteo Salvini e Giorgia Meloni, anche Rita Dalla Chiesa si è scagliata contro il cuoco: la figlia del generale Alberto – ucciso dalla mafia nella strage di via Carini – non ha utilizzato mezzi termini per attaccare l’uscita dello chef. Ecco le sue parole: «Allora, adesso basta con questa storia della mancanza di preparazione dei nostri ragazzi delle Forze Dell’Ordine. Chef Rubio, se mai ti capiterà di essere minacciato pesantemente da qualcuno,difenditi da solo, visto che di loro non ti fidi. Vergognati per la tua immensa pochezza». Duro anche il giudizio di Dj Ringo, che lo accusa di incoerenza e tiene a precisare: «Posso capire le polemiche, posso condividere in parte il pensiero di Rubio, posso anche capire che il suo pensiero sia diverso ma non sopporto lo scherno nel giorno del lutto italiano. Oggi dico OGGI si doveva star zitti e rispettar il lutto e il dolore delle famiglie». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CHEF RUBIO: “TRIESTE, POLIZIOTTI IMPREPARATI
Il dramma di Trieste ha colpito l’Italia intera: la morte dei due giovani poliziotti Matteo Demenego e Pierluigi Rotta ha lasciato tutti senza parole, con il capoluogo di regione Friuli Venezia Giulia che ha proclamato lutto cittadino. Ma non mancano le polemiche, con Chef Rubio che ha scatenato il caos con un suo commento alla tragedia registrata ieri: «Inammissibile che un ladro riesca a disarmare un agente. Le colpe di questa ennesima tragedia evitabile risiedono nei vertici di un sistema stantio che manda a morire giovani impreparati fisicamente e psicologicamente. Io non mi sento sicuro in mano vostra», le parole del cuoco tv su Twitter. Parole che non sono passate inosservate a nessuno, con dure reazioni da parte della classe politica. Tra i primi a prendere posizione il leader della Lega Matteo Salvini: «A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio. Non sei uno “chef”, sei uno stupido».
IRA MELONI E SALVINI CONTRO CHEF RUBIO
Chef Rubio ha ulteriormente rincarato la dose nelle scorse ore, aggiungendo sempre su Twitter: «Per servire il Paese (i cittadini, no i cogl*oni che vi mandano a morire), bisogna essere dei virtuosi, viverla come missione e non come lavoro, essere impeccabili, colti, preparati fisicamente e mentalmente così da gestire qualsiasi imprevisto. I colpevoli sono sopra non sotto». «Miserabile», la rabbia di Giorgia Meloni, con la leader di Fratelli d’Italia che mette nel mirino anche le forze politiche che non condannano l’uscita del volto di Unti e Bisunti: «Odio dover dare spazio a questo individuo in cerca di visibilità, ma questa volta è davvero troppo. Insulta la Polizia nel giorno in cui vengono uccisi due agenti: e questo miserabile ce lo ritroviamo in televisione. Insultano le divise quando muoiono, le insultano quando si difendono, le insultano quando lavorano per la sicurezza di tutti noi. E nessun politico o giornalista di sinistra che spenda mezza parola per condannare parole agghiaccianti come queste. Le condividono?». Il dibattito sui social prosegue senza esclusione di colpi, polemiche su un dramma che ha sconvolto la vita di due famiglie e della Polizia di Stato intera…