Si tratta a fondo sull’asse Milan-Inter per trovare la quadra della buonuscita da lasciare a Luciano Spalletti per poterlo definitivamente accasare al posto di Giampaolo sulla panchina rossonera: da quanto riporta Sky Sport, l’Inter è disposta a lasciare un contributo del 50% di 3,5 milioni di euro (ovvero quanto mancherebbe da dare al tecnico toscano come buonuscita), mentre il restante Zhang vorrebbe che fosse Eliott a pagarlo per intero. Il Milan, dal canto suo, ha detto sì a Spalletti da diversi giorni abbandonando ogni qualsiasi altra strada per un nuovo allenatore che non sia Luciano Spalletti: l’impressione è che alla fine l’Inter potrebbe concedere 2,5 milioni, lasciando al Milan un milione da aggiungere poi al costo del contratto che graverà sulle casse di Via Aldo Rossi (spiega Di Marzio su Sky). Per quanto riguarda il contenuto di quel contratto, pare che Spalletti chiederà un biennale (con opzione sul terzo) da 4 milioni di euro netti a stagione: la parola spetta allora al Fondo Elliott che dopo qualche resistenza iniziale sembra propenso a regalare al Milan un allenatore di sicuro affidamento per raddrizzare una stagione nata male sotto ogni punto di vista.
ESONERATO GIAMPAOLO, PRONTO SPALLETTI
Manca solo l’intesa economica – e non è poco – per vedere Luciano Spalletti seduto sulla panchina del Milan come nuovo allenatore al posto di Marco Giampaolo: il destino dell’ex Sampdoria sembra già segnato dopo anche Paolo Maldini, l’ultimo a resistere nel difendere il progetto nato in estate, si sarebbe convinto che l’involuzione tecnica, tattica e gestionale del Milan (o peggio, il fatto che non sia mai decollato il progetto) è ormai senza possibilità di dietrofront. E così tra i vari “nominati” è proprio l’ex Inter a rappresentare, a sorpresa, il nome su cui Boban, Maldini e Gazidis punteranno per invertire un Campionato nato malissimo con 4 ko in 7 gare e un attacco che non gira per nulla (tolto Rafael Leao, ndr). “Giampaolo esonerato” è un tormentone che sta crescendo di ora in ora con le stesse fonti vicine alla società di Via Aldo Rossi che hanno confermato come sono in corso tutte le riflessioni del caso dopo la difficile vittoria contro il Genoa, con Reina che si supera parando rigore di Schone al 93esimo. Secondo Sky Sport, Spalletti avrebbe già detto di sì al Milan ma restano i dubbi economici da risolvere con i “cugini” neroazzurri: il tecnico toscano attende la buonuscita dell’Inter per un contratto che avrebbe ancora due anni da esercitare (4,4 milioni annuale). I contatti tra Milan e Inter sono già in corso per trovar quell’intesa ottimale che consenta ai rossoneri di cambiare l’allenatore e ai neroazzurri di liberarsi di un peso economico non indifferente nei prossimi anni. Resta il nodo però: se l’accordo non si trova, l’affare salta e a quel punto al Milan restano le carte Garcia, Pioli, ma anche tenere Giampaolo o richiamare Gattuso (strada più impervia, ndr).
ECCO COME GIOCHEREBBE IL MILAN DI LUCIANO SPALLETTI
Al netto dei nodi di natura finanziaria e gestionale nell’affare clamoroso dopo solo 7 gare di campionato – seppur giocate malissimo dal Milan – l’esonero di Giampaolo porterebbe di certo una svolta tecnico-tattica che con Spalletti potrebbe incarnare un modulo su tutti, il 4-2-3-1 tanto caro all’ex Roma e Inter. Se davvero alla ripresa dopo la sosta per le Nazionali, in Milan-Lecce il nuovo allenatore fosse Luciano Spalletti non sarebbe impossibile ipotizzare come potrebbe schierare il suo nuovo club, chiamato alla riscossa dopo un inizio choc di Serie A, tra i peggiori degli ultimi 80 anni. Stabile dovrebbe essere la difesa a 4, con Romagnoli e Caldara (Duarte l’alternativa assieme a Musacchio) in mezzo e Conti-Hernandez sulle due fasce. Nei due davanti alla difesa buone possibilità di trovare la maglia titolare potrebbero essere Bennacer e Kessie, quel giusto mix di dinamismo, schermo e geometrie (più il primo del secondo, ndr) che consentirebbero di reggere il peso dei 4 davanti. Ante Rebic potrebbe trovare finalmente spazio largo a sinistra, Paquetà agirebbe da perno centrale con facoltà di inserimenti e libertà di azione, mentre a destra Spalletti potrebbe essere chiamato a rivalutare Suso dopo un pessimo inizio di stagione. In alternativa, il croato a destra e Bonaventura/Calhanoglu destinati ad una maglia sull’out sinistro, con competenza più difensive rispetto all’ex Eintracht. Davanti è Rafael Leao che potrebbe fungere da perfetto bombe per l’idea di calcio di Spalletti: rimarrebbe fuori almeno all’inizio, come prima scelta, bomber Piatek ma è forse su quel rilancio che Maldini e Boban puntano tutto e chiederanno a Spalletti di compiere un miglior lavoro di Giampaolo nella gestione e adattabilità agli schemi del centravanti polacco.