E’ una verità per certi versi sconvolgente quella raccontata da Roberto Ferri, musicista e storico collaboratore di Franco Battiato dal 1979, sull’autore di “Centro di gravità permanente”. Parlando ai microfoni di Fanpage, l’amico da una vita ha spiegato che le condizioni fisiche del 74enne catanese sono davvero precarie, una versione personale e in netta controtendenza rispetto alle indiscrezioni emerse nelle ultime settimane. Ferri racconta a Fanpage un aneddoto per certi versi inquietanti: “Un anno fa. Durante tutto il pomeriggio mi arrivarono numerose sue chiamate. Componeva il mio numero, io rispondevo: “Franco, cosa c’è?” ma non proferiva parola. Sembrava un richiamo di aiuto. Era in grande difficoltà. Una telefonata fatta di silenzi. Poi arrivò Said (storico tuttofare di Battiato), visto che mi chiamava in continuazione, e ho saputo che stava cancellando tutti i numeri della sua agenda. Era rimasto solo il mio e continuava a chiamarmi. Siccome siamo stati profondamente amici l’ho interpretato come un “Sos”. Non aveva la possibilità di esprimersi, mugugnava. Vedevo che era lui, perché avevo il numero memorizzato sul cellulare, però non riusciva a dirmi niente di comprensibile”.
FRANCO BATTIATO: LA VERITÀ DELL’AMICO ROBERTO FERRI
Ferri sostiene che “vogliono farci credere” che Franco sia in ripresa, per poi argomentare dicendo: “Non era tipo da avere peli sulla lingua. Entrava nelle questioni. Si era permesso di dare delle “t*oie disposte a tutto” alle parlamentari. Come mai ora non parla più? Allora capisci che è solo una operazione commerciale disgustosa”. Il musicista si riferisce all’album di Battiato (“Torneremo ancora”) in uscita il prossimo 18 ottobre, aggiungendo: “Cercano di tenere in vita qualcosa che è già morto”. Stando alla versione di Ferri, sono anni che Battiato ha iniziato a perdere colpi: “Erano anni che non stava bene – spiega – lui all’inizio si rendeva conto e mi ripeteva: “Roberto, non ricordo le cose”. E io gli rispondevo: “Franco, stiamo invecchiando. Non ti preoccupare”. Invece lui stava già scendendo nel limbo. Erano 4-5 anni che aveva iniziato a perdere colpi e chi lo seguiva se ne era accorto”. Infine il giornalista chiede a Ferri cosa direbbe a Battiato se in questo momento fosse di fronte a lui: “Franco – risponde – ma che cosa ti è successo?”.