E’ un Nino Frassica come sempre esilarante quello che si racconta a Millennium in un’intervista che muove dai suoi inizi di carriera fino al presente (e al futuro). L’attore svela come approcciò con Renzo Arbore, sfruttando dei messaggi in segreteria a dir poco originali:”Lessi che Andy Luotto aveva fatto la stessa cosa. Cercai il numero di Renzo sull’elenco. Era sotto Lorenzo. Provai e riprovai. Pensai: se mostro di essere bravo non gliene frega nulla, devo meravigliarlo. Così ogni tanto lasciavo un messaggino per incuriosirlo, ma non lasciai i miei recapiti. Renzo ha sempre detto che quando sentì il primo messaggio stava mangiando una mela e quasi si strangolò. Mandavo cose tipo, “ah, lei non è in casa. La richiamo stanotte alle quattro. Grazie””. Poi l’aggancio: “Lasciai finalmente numero e recapito. L’indomani non ero in casa, rispose mia mamma all’oscuro di tutto. Non ci credeva, disse che aveva chiamato quello della birra (all’epoca Arbore faceva una pubblicità, ndr). Lo richiamai subito. Mi disse:”Quando passi da Roma vienimi a trovare”. Il giorno dopo, per caso, ero a Roma”.
NINO FRASSICA: “CRITICHE SUL WEB? SONO CRETINI”
Nino Frassica parla con Millennium anche della comicità odierna: “Oggi è tutto controllato, studiato, stancante. (…) Eravamo più liberi. L’unico libero oggi è Maccio Capatonda. Vidi subito che era diverso. Soprattutto sul web, dove i comici potrebbero sperimentare ma sono tutti uguali. E poi Maccio ha talento. ‘Omicidio all’italiana’ meritava un David di Donatello”. L’intervistatore gli domanda se qualcuno gli abbia mai detto che non fa ridere e Nino Frassica replica:”Su Youtube c’è chi si lamenta, ma sono pochi. Mi chiedo sempre: ma che motivo c’è di scrivere tutto quello che non ti piace sul web? Sai quante cose non ti piacciono nella vita? Ma sono cretini proprio. Sai quante cose non piacciono a me? Devo fare la lista? I peperoni. E’ come se io entrassi in questo ristorante e dicessi: ‘Non mi piacciono i peperoni’. I proprietari direbbero: ‘Ma che caz*o vuole questo?’. I peperoni stessi si offenderebbero”.
NINO FRASSICA: “MI HANNO CHIESTO DI FARE L’ISOLA DEI FAMOSI”
Si parla poi delle proposte lavorative capitate in questi anni a Nino Frassica: “Mi hanno chiesto di tutto, anche i reality, perfino di andare a L’Isola dei Famosi. Cosa ho risposto? andiamo a Taormina. Scelgo l’albergo io. L’Isola è pericolosa soprattutto per uno della mia età. Nei reality si ride, spesso alle spalle dei fessi. Lo facciano pure, mica ho dei pregiudizi”. Nel curriculum di Frassica c’è anche “anni 90”, film in cui interpretava un siciliano leghista: “all’epoca era comicità surreale, oggi è realismo. Mia moglie nel film diceva: ‘Ma come sei antiquato’. E io rispondevo: ‘Ma che dici, ho votato Lega’. La mia spiegazione è questa. Vi ricordate Mamma Ebe? Era finita in carcere, poi uscì e un sacco di gente continuò ad andare da lei”. Si parla poi del grande successo di Don Matteo:”La Rai per prima non ci credeva. Lo volevano mandare su Rai Due. La prima puntata invece fece il botto. (…) Terence Hill? Pensavo che vivesse solo nei manifesti dei film, e invece è un gran signore. Una persona umile e modesta. Lui ci crede in Don Matteo. Don Matteo è lui. Mentre io sono un po’ più intelligente di Cecchini”. Domanda più seria: il momento più difficile della carriera? “Quando ebbi per la prima volta paura di ripetermi. Il frate, ad esempio, ebbe grande successo ma non l’ho mai più fatto. Un altro ci avrebbe campato anni”.