Dopo il primo matrimonio, Simona Marchini si è sposata nuovamente con il calciatore Franco Cordova, capitano della Roma del padre Alvaro: «Papà era rassegnato: gli era molto simpatico Ciccio, ma era una situazione un po’ imbarazzante. Lui mi corteggiò come un gentiluomo dell’Ottocento: è stato romanticissimo. Io arrivavo da una storia tritata, avevo voglia di vivere una cosa fresca e giovane. E soprattutto una famiglia con mia figlia». Dopo un tira e molla, i due si sono sposati: «Dopo un anno l’ho sposato, al matrimonio sono arrivati in massa i tifosi della Roma: un inferno, c’erano tutti i cartelloni fuori dalla chiesa». Non sono mancati i momenti difficili nella vita dell’attrice, come spiegato poco dopo: «La cosa più dolorosa della mia vita è aver perso 4 bambini: è stato terribile». E tv e teatro hanno rappresentato tanto per lei: «Il lavoro mi ha salvata: ha tirato fuori la mia parte sognatrice e fantasiosa». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SIMONA MARCHINI A VIENI DA ME
Simona Marchini oggi ospite a Vieni da me: l’attrice e conduttrice televisiva si è raccontata a tutto tondo nel salotto di Caterina Balivo. L’artista capitolina ha iniziato dalla sua infanzia e dal “nome” Antonietta: «E’ una storia molto curiosa: i miei genitori erano due partigiani e ho vissuto una vita un po’ curiosa. A un anno e mezzo, nazisti e fascisti arrivarono a casa nostra e mia madre mi ha portato da amici per rifugiarmi. Terrore nero, c’era una taglia perfino su di me per arrivare a mio padre: lei mi disse “ti chiami Antonietta, non Simonetta”. Una volta su un autobus si avvicina un soldato tedesco, chiede come mi chiamo e dissi “Antonietta”, miracolosamente. Ero molto legata ai miei genitori, ero molto legata a loro: lui avrebbe voluto recitare». La Marchetti ha poi parlato dell’incontro con la recitazione: «In quegli anni ero curiosa di tutto, i miei genitori mi stimolavano molto. Imparai 13 poesie di Trilussa a memoria. Mio padre recitava per portare la cultura al popolo, tutti drammoni, e una sera mi disse di andare sul palco a recitare: rimasero tutti così, entusiasti. Ebbi un coraggio folle».
SIMONA MARCHINI E IL SUCCESSO DI QUELLI DELLA NOTTE
Simona Marchini ha poi proseguito parlando della sua carriera: «La mia prima vera esibizione è stata in tv: ero una massaia, arrivò don Lurio in vacanza da noi e si divertì a sentirmi raccontare la storia del mio matrimonio in tono folkloristico. Tornata a Roma, ricevetti la chiamata di un provino in Rai: dopo due giorni mi chiamarono per lavorare. Mi sono fatta coraggio e così è nata Iside Martufoni». Senza dimenticare il grande successo di Quelli della notte: «Era il successo di tutto, non provavamo mai: c’era freschezza, genialità e voglia di lavorare insieme». Poi, parlando di famiglia, una battuta sul primo matrimonio, durato appena tre anni: «Il mio primo marito era un amico d’infanzia, un barone, e aveva dieci anni più di me. Un intellettuale torbido e contorto. Dopo il matrimonio è nata mia figlia, ma le cose non hanno funzionato: ci siamo detti addio con una certa fatica».