Vincitore di due European Film Award, quattro David di Donatello e quattro Nastri d’argento, Toni Servillo è reduce da un vero e proprio tour de force. L’attore di Afragola ha trascorso tre notti a San Pietroburgo per il documentario Ermitage. Il potere dell’arte – realizzato da 3D Produzioni e Nexo Digital con Sky Arte – coltivando il suo amore per l’arte grazie al suo ruolo di narratore. Intervistato dal Corriere della Sera, l’interprete ha raccontato dov’è nata questa sua passione: «A Napoli, nella galleria di Lucio Amelio, collezionista dell’avanguardia più audace, da Warhol a Merz a Beuys… Mario Martone e io ci arrivammo da ragazzi e fummo folgorati dallo stupore dell’arte. Lì dentro abbiamo anche tenuto le nostre prime performance. Quei quadri sono stati per entrambi un’occasione formativa straordinaria». Ora l’Ermitage, uno dei musei più straordinari al mondo: il documentario arriverà nei cinema dal 21 al 23 ottobre, per poi essere distribuito nel mondo.
TONI SERVILLO TRA “L’UOMO DEL LABIRINTO” E “QUI RIDO IO”
A gennaio inizieranno le riprese inizieranno le riprese di Qui rido io, nuovo film di Mario Martone – reduce da Il sindaco del rione Sanità – che vedrà Toni Servillo vestire i panni di Eduardo Scarpetta: «Scarpetta non è solo il padre dei De Filippo ma di tutto il teatro napoletano degli ultimi 200 anni. La responsabilità a interpretarlo è enorme, un’avventura che affronto dopo una lunga militanza teatrale, l’aver portato Eduardo in teatro e sapendo di avere Mario al mio fianco. La nostra amicizia nata in gioventù ha radici profonde». Servillo si è poi soffermato su L’uomo del labirinto, nuovo film di Donato Carrisi che lo vede protagonista insieme a Dustin Hoffman: «Com’è stato lavorare con lui? Un’emozione straordinaria e uno straordinario divertimento. Dustin non è solo un mito del cinema ma un uomo molto simpatico». Il film arriverà in sala il 30 ottobre 2019.