Una delle scoperte più importanti della storia dell’archeologia. Così gli studiosi di antico Egitto hanno definito il ritrovamento di 20 sarcofagi ammassati uno sopra l’altro in una grande buca nei pressi dell’antica città di Luxor. Ciò che rende la scoperta così affascinante, oltre all’inusuale metodo di sepoltura, è che quasi tutti i sarcofagi sono conservati in ottime condizioni, soprattutto le pitture originali ben visibili. Ancora non sono stati aperti, non si sa se contengano i resti dei morti e in che condizioni, ma la scoperta è già eccitante così. Risalirebbero a 3mila anni fa, al cosiddetto periodo intermedio dell’antico Egitto che si fa risalire come inizio alla morte del faraone Ramesses XI nel 1070 avanti Cristo. Le sepolture eleganti e lussuose fanno pensare che contengano i resti di alti sacerdoti, loro assistenti e familiari. Ma perché sono tutte buttate una sopra all’altra invece che nelle usuali piramidi o in edifici specifici per le sepolture?
ATTRAZIONE PER TURISTI
La risposta secondo gli studiosi sarebbe che in quel periodo storico questo era il tipo di sepoltura che aveva preso il sopravvento invece dei tradizionali siti mortuari. Già in passato erano stati scoperti sarcofagi sepolti in questo modo, ma mai in modo così numeroso, non è detto infatti che se ne trovino ancora. Lo stato ottimo di conservazione è dovuto al tipico clima secco del deserto egiziano. La scoperta è stata immediatamente sfruttata dalle agenzie turistiche, essendo il turismo, nonostante i numerosi attentati terroristici degli ultimi anni, una delle principali fonti economiche del paese. Nel periodo storico in cui vennero seppelliti questi sarcofagi, il nord dell’Egitto era ancora in mano ai faraoni mentre il sud, dove si trova Luxor, era invece governato dai sacerdoti. La fossa si trova sulla sponda ovest de Nilo, in quanto era la direzione prevista per i morti, la città e le attività di lavoro si trovavano sulla sponda est.