Francesco Pannofino sarà Louis Armstrong questa sera nel corso della sesta e ultima puntata di “Tale e Quale Show”: infatti, in vista della tanto attesa finale della nona edizione del format di successo condotto da Carlo Conti su Rai 1 e che vede sfidarsi i concorrenti VIP a ‘colpi’ di imitazioni, il 60enne doppiatore nonché attore capitolino si trova mestamente in coda alla classifica, ultimo tra i dodici partecipanti allo show con soli 170 punti e praticamente doppiato da Agostino Penna che, con 314, è non solo il leader con un distacco notevole su quelli che seguono ma pure uno dei principali candidati alla vittoria finale. E la scelta da parte di Pannofino di portare questa sera in scena la sua versione di “Satchmo”, il cantante e trombettista statunitense considerato uno dei colossi della musica dello scorso secolo, potrebbe essere la carta che si giocherà per abbandonare almeno l’ultimo posto in graduatoria ed evitare quello che nel rugby è il cosiddetto cucchiaio di legno, specialmente dopo che la scorsa settimana la sua imitazione di John Belushi nell’oramai leggendario cult movie “The Blues Brothers” non ha raccolto molti consensi, arrivando penultimo ex aequo con Gigi e Ross (loro impegnati con la “Canzone intelligente” di Cochi e Renato) e superando solamente Sara Facciolini/Cher.
FRANCESCO PANNOFINO E IL FLOP DEL “SUO” JOHN BELUSHI
Ma come mai l’interpretazione di Francesco Pannofino dell’indimenticato John Belushi non è piaciuta tanto, al punto da relegarlo nei ‘bassifondi’ non solo della classifica di puntata ma pure di quella generale di “Tale e Quale Show”? Detto del trucco e del cosiddetto physique du role che il 60enne direttore del doppiaggio sembrava avere, muovendosi a suo agio come il suo alter ego nel capolavoro di John Landis, quella che sembra averlo tradito (ed è un po’ un paradosso per lui che sulla propria iconica voce ci ha costruito una intera carriera) è stata la voce. Infatti il difetto a sentire Loretta Goggi, Vincenzo Salemme e Giorgio Panariello, i tre giudici dello show, è stato il fatto che si sentiva che era una imitazione mentre la voce di Pannofino è rimasta sostanzialmente immutata, non restituendo nulla o comunque poco di quella che era la performance di Belushi. Ad ogni modo Gabriele Cirilli, special guest tra i giudici della puntata, ha comunque elogiato la sua prova, sottolineando che se da una parte la voce di Pannofino era facilmente distinguibile, dall’altro lato gliela invidia per il timbro. “Bravissimo per il ballo e per tutti i movimenti” ha detto invece la Goggi che ha apprezzato soprattutto la coreografia del suo numero e che, al pari di Salemme, ha comunque ricordato che la performance dell’attore andava valutata nel suo complesso e non solamente nel cantato.
IL DOPPIAGGIO IN “KLAUS”, FILM D’ANIMAZIONE DI NETFLIX
Intanto, se a “Tale e Quale Show” probabilmente Francesco Pannofino si dovrà accontentare, a meno di sorprese, di un malinconico ultimo posto, dal punto di vista professionale è in dirittura d’arrivo un nuovo film animato che lo vede tornare nella veste a lui più usuale di doppiatore. Infatti, per quello che è in assoluto il primo prodotto di animazione targato Netflix, il 60enne capitolino ha prestato la sua voce assieme ad altri nomi noti per “Klaus”, lungometraggio che sbarcherà sulla piattaforma di streaming online dal prossimo 15 novembre e incentrato sulle vicende del postino Jesper che ha il compito di recapitare la corrispondenza in un piccolissimo villaggio situato nel Circolo Polare Artico. Se nella versione italiana sarà Marco Mengoni a prestare la voce a Jesper, Pannofino interpreterà proprio Klaus, un vecchio ed esperto falegname (di cui ha fornito ai suoi follower una piccola preview sul proprio account Instagram a questo link) esperto nel realizzare giocattoli per i bambini. Nel cast ‘italiano’ del doppiaggio c’è pure Ambra Angiolini, ovvero Alva, una giovane insegnante del piccolo villaggio, assieme a Carla Signoris e Neri Marcorè.