“Mi piacerebbe tornare in tv, ma ti dico la verità, mi piacerebbe fare qualcosa di autonomo. Ho un mezzo progetto sugli animali ma non posso raccontarti molto. Va bene comunque fare anche l’ospite”. Esordisce così Ramona Dell’Abate ospite presso il salotto di Vieni da Me. Negli studi viene proiettata una foto della stessa da giovane: “Negli anni ’80 mi chiamavano Farrah Fawcett – ricorda – ma forse soprattutto per la capigliatura, comunque i miei amici scherzavano e mi chiamavano la Farrah Fawcett dei poveri”. Spazio quindi all’esperienza da valletta con Pippo Baudo a Domenica In: “Eravamo in due a fare il provino, io e Barbara D’Urso, ma non eravamo insieme, sia mai… Fu un’esperienza che mi fece diventare famosa in un attimo, mi ricordo quando arrivai a Roma con le valigie, trovai una marea di fotografi ad aspettarmi”.
RAMONA DELL’ABATE: “LA MALATTIA DI MIA MAMMA”
Si parla dell’aneddoto riguardante Giucas Casella: “Si fui io a presentarlo a Pippo Baudo. Il mago all’epoca era solo Silvan, non vi era un’alternativa, nonostante io dicevo a Pippo di guardare anche Giucas. Poi un giorno Pippo decise di farlo provare, e da quel giorno Casella divenne ospite fisso tutte le domeniche della Rai”. Dopo “Domenica In” Ramona Dell’Abate fece “Fantastico Tre” il sabato sera: “Ho incontrato due persone generosissime come Corrado e la Carrà che mi allungavano sempre più il mio tempo in trasmissione, due persone meravigliose”. Ad un certo punto però la sua carriera si ferma, precisamente 6 anni fa, a causa della malattia della madre: “Fino ad 80 anni mia mamma è stata pazzesca, straordinaria. La portai a fare una visita oculistica e aveva 10 decimi: sei mesi dopo non vedeva più da un occhio. Dopo un anno e mezzo le prende anche l’altro occhio. Io mi sono domandata come fosse stato possibile una cosa del genere. Non posso mai starle lontana, senti che lei ha bisogno della tua presenza. Avevo una famiglia che era un “happy days”, ora è calata la tristezza. Ogni volta che entro da mamma devo fare un respiro molto lungo, però bisogna cercare di reagire e andare avanti. Non è facile”.