Tremosine, Bienno e San Benedetto Po, tra questi tre comuni uno rappresenterà la regione Lombardia, nella finalissima della trasmissione “Il borgo dei borghi”, in onda su Rai Tre. Cerchiamo di scoprire qualcosa di più, sul fascino di questi splendidi paesi del nostro amato stivale, a cominciare da Tremosine. Coloro che dal lago di Garda si trovano ad osservare Tremosine, quell’agglomerato di case allineate lungo l’orlo dell’altopiano, circa 400 metri più in alto, si chiedono come sia possibile arrivare fin lassù. Per moltissimi anni il collegamento tra il porto e quelle case è stato rappresentato da un ripido sentiero, costellato da sbalzi e gradini in pietra, con punte di roccia che affioravano. Gli uomini erano soliti portare a spalla legna, olio, carbone e grano. Nel 1913 però, su progetto di Arturo Cozzaglio, venne realizzata la strada che collegava i due punti. Oggi si arriva al borgo attraverso una strada letteralmente incastonata nelle viscere della montagna. Una volta giunti lassù si scopre una sensazione unica. Sospese tra lago e cielo, le piccole casette del borgo sembrano essere parte di uno scenario fiabesco. Bellezze naturalistiche si uniscono a straordinarie scoperte culturali ed enogastronomiche, in un paesaggio che incanta con quel suo essere racchiuso tra la dolce natura mediterranea che avvolge il lago e quella più aspra e selvaggia della sua montagna.
IL BORGO DEI BORGHI, BIENNO
Bienno è un piccolo borgo in provincia di Brescia da sempre legato alla produzione del ferro. Sembra infatti che i primi insediamenti in queste terre degli artigiani del ferro risalgano al 850 a.C. Ancora oggi, una passeggiata lungo le stupende stradine del borgo, da modo di ammirare molti importanti reperti di quella che è stata la storia industriale del posto. Le antiche fucine, oggi trasformate in Scuola di Fucinatura, l’opificio seicentesco della Fucina Museo ed il Mulino Museo, e la Fucina che ancora utilizza il maglio ad acqua, sono le testimonianze di quella macinatura del grano e lavorazione del ferro che per secoli hanno caratterizzato la produzione della zona. Vicoli stretti racchiusi tra abitazioni alte conducono alla scoperta di Torre Avanzini, costruita nel 1075, e della chiesa di Santa Maria Annunciata, risalente al XV secolo. Qui è possibile ammirare quegli afffreschi devozionali sulle pareti che richiamano alla mente il Santo di Assisi. Proseguendo il cammino lungo via Contrizio si trova palazzo Simoni Fè, costruito nel XV secolo, e Torre Avanzini del 1075. Persorsi stretto spesso caratterizzati dalla presenza di gradini, guidano alla scoperta di piccoli squarci paesaggistici di rara bellezza, tra palazzi rinascimentali che si aprono dietro ad eleganti loggiati.
IL BORGO DEI BORGHI, SAN BENEDETTO PO
L’ingresso a San Benedetto Po avviene dal monastero, che conserva ancora oggi i cardini dell’antico portale. Una volta varcata questa soglia ci troviamo davanti alla piazza maestosa, che ha conservato intatte le sue dimensioni medievali. Il lavoro di bonifica fatto dai monaci nel tempo è ancora visibile nelle idrovore storiche e monumentali. Costellato da oratori, pievi matildiche, ville abbaziali e caseifici, il borgo di San Benedetto Po sembra riuscire ad annullare il frastuono della vita produttiva in quel silenzio e quel senso di pace che nasce dalla sua meravigliosa campagna. Passeggiando per le stradine del borgo è possibile ammirare molti edifici, per lo più religiosi, che si propongono con la loro straordinaria bellezza data da mix di stile gotico e romanico, a partire dalla imponente basilica abbaziale per proseguire poi con l’oratorio di Santa Maria ed il chiostro di San Simeone. Una sosta a tavola permette di conoscere quelle che ancora oggi sono le specialità tipiche del borgo di San Benedetto Po: i tortelli di zucca, gli agnoli in brodo, ed il gustosissimo salame cotto sotto la cenere.