Con una esposizione sintetica, chiara e rigorosa vengono ricostruite le tappe concettuali e storiche che hanno portato alle moderne teorie, inquadrando e contestualizzando le diverse problematiche, anche le più complesse.
Le principali questioni antropologiche vengono sviluppate in una prospettiva evolutiva, aperta a orizzonti di trascendenza.
L’autore, Professore Emerito dell’Università di Bologna, ha insegnato antropologia, paleontologia umana e socio-antropologia. Il saggio raccoglie in quattordici capitoli «alcune riflessioni su uomo e Natura, su Natura e cultura. Nella necessaria distinzione dei piani si tiene particolarmente conto della dimensione trascendentale, nella convinzione che la dimensione religiosa sia tra le più profonde nell’uomo e richiede qualche risposta» (dall’Introduzione). In queste righe è sintetizzata l’impostazione delle riflessioni che si susseguono avendo sempre come riferimento esplicito la realtà: la realtà della Natura, la realtà dell’uomo e della sua storia, la realtà della conoscenza scientifica.
L’autore, ricostruendo le tappe concettuali e storiche che hanno portato alle moderne teorie, con una esposizione sintetica, chiara e rigorosa, inquadra e contestualizza le diverse problematiche anche le più complesse. I capitoli, già nel titolo, mettono a fuoco le questioni cruciali che gli studi scientifici hanno fatto emergere nel corso degli anni.
Ne La sfida dell’evoluzione egli tocca le tappe principali che portarono dal darwinismo al naturalismo, per concludere la riflessione nel paragrafo La concezione dell’uomo: «L’uomo, anche in una visione evolutiva darwiniana, resta l’unica specie che è in grado di modificare l’ambiente e in qualche modo gestirlo. Ciò lo differenzia qualitativamente dalle altre specie animali.» (p. 20).
L’avventura della vita sulla Terra conduce il lettore dalle prime forme viventi, Batteri e Procarioti intorno a 3,4-4 miliardi di anni fa, agli Ominidi, e poi all’Homo habilis che rivela una attitudine culturale. A differenza di tutte le specie animali l’uomo è in grado di stabilire «con il territorio un rapporto di trasformazione e controllo» (p. 28), e da qui l’autore secondo tappe storicamente fondate apre alla questione ecologica.
La riflessione sul rapporto uomo e cultura prosegue nei capitoli Animali e uomo: uguali o differenti? e Uomo: da dove vieni? chi sei? in cui si chiarisce come la cultura rappresenti un punto di discontinuità rispetto al mondo animale. Ancora, nel capitolo L’evoluzione manifesta la creazione l’autore sviluppa il concetto secondo il quale «la dottrina della creazione insegna che tutta la realtà dipende da Dio creatore. Questo rapporto non riguarda solo l’origine, ma l’esistere delle cose e il loro sviluppo nel tempo», concetto ripreso nel capitolo successivo nel paragrafo L’evoluzione prolungamento della creazione e infine nel capitolo nono Dai miti dell’antichità ai racconti biblici della creazione.
Altri titoli ancora aprono al lettore questioni significative che esigono parole chiare, quali Maschio e femmina Dio li creò: e la questione del genere?, Neuroni e coscienza, L’enigma del male, Tutto è relazione.
L’ultimo capitolo Uomo e natura nella visione cristiana offre spunti di riflessione lontani dagli stereotipi oggi più diffusi.
Le parole poste dall’autore a chiusura del testo spalancano una prospettiva attuale che chiama in causa la responsabilità di ciascuno: «La storia ci mostra i gravi rischi che l’uomo corre quando si allontana dalla realtà e vuole costruirsi un mondo a suo piacimento dimenticando come siamo fatti e come è fatta la realtà che ci circonda».
Un testo interessante per ogni lettore che voglia approcciare questo tipo di questioni in modo serio e scientificamente corretto e in particolare per i docenti che spesso si trovano a dover rispondere a domande impegnative dei loro alunni.
Fiorenzo Facchini
Uomo Natura Cultura. Riscoprire la realtà
Itaca, Castel Bolognese 2018
Pagine 130, euro 13,00
(Recensione di Maria Elisa Bergamaschini)