Niccolò Bettarini è riuscito finalmente a mettere piede nel mondo dello spettacolo. Dopo aver manifestato più volte la volontà di far parte dello stesso universo di mamma Simona Ventura e papà Stefano Bettarini, il primogenito della coppia è stato reclutato per guidare Il Collegio Off al fianco di Valentina Varisco. Non si tratta ancora del debutto ufficiale sul piccolo schermo, visto che i due ragazzi guidano lo show collaterale de Il Collegio 4 su YouTube, grazie al canale ufficiale di RaiPlay, ma si tratta di un passo decisivo per il suo possibile futuro da conduttore. Per ora i due ragazzi hanno intervistato tuttavia solo due degli alunni presenti nella scorsa edizione del talent, Luca Cobelli e Beatrice Cossu. Il primo è entrato nella scuola a lezioni già avviate ed ha fatto girare la testa a parecchie ragazzine. La seconda invece era una vera e propria malata di social e selfie. “Sono l’ultimo dei Prince Charming“, ha sottolineato Niccolò durante l’intervista a Beatrice, giusto per sfatare subito il mito che lo vuole come un possibile Principe Azzurro.
Niccolò Bettarini: accuse dal suo ex avvocato
Possibili guai in arrivo per Niccolò Bettarini, in seguito a un suo sfogo sui social contro giudice e avvocato che hanno guidato il processo sull’aggressione che ha subito nel luglio dell’anno scorso. Dopo il rinvio del processo abbreviato di secondo grado ai danni dei quattro ragazzi che lo hanno attaccato, Niccolò si è visto recapitare dal suo ex difensore, l’avvocato Alessandra Calabrò, un’accusa per diffamazione e per aver parlato “di fatti e circostanze che dovrebbero rimanere confinate nel rapporto professionale fra avvocato e cliente, in spregio alla privacy e alle norme deontologiche“. Sottolinea così l’attuale difensore di Bettarini Jr, l’avvocato Daniela Missaglia. Una disavventura che si unisce alle critiche ricevute per non essersi presentato alla prima udienza del processo, avvenuta lo scorso 2 ottobre. “Non era presente non perché dia poca importanza all’udienza”, ha spiegato l’avvocato a La Repubblica, “ma perché non vuole dare risalto mediatico alla vicenda“. L’unica speranza per Niccolò è che la pena già stabilita in primo grado venga riconfermata. Ha già rivelato di non voler alcun risarcimento economico, che devolverà in beneficenza, ma solo giustizia.