Non potrà interferire con la decisione della ex moglie a proposito del figlio di 7 anni: la donna ha deciso che James diventi Luna, una femmina. Per molto tempo Jeffrey Younger, un uomo che ha avuto una coppia di gemelli con Anne Georgulas, ha lottato per ottenere l’affidamento dei figli, o quanto meno porre il veto alla decisione della madre di cambiare il sesso al figlio. Una giuria del Texas con la schiacciante maggioranza di 11 voti su 12 giurati, ha bocciato la sua richiesta: la tutela totale dei gemelli, compresa quella medica, rimane alla madre. Non solo: il padre non potrà più chiamare il figlio James ma dovrà riferirsi a lui con il nome di Luna, scelto dalla ex moglie, e così dovranno fare tutte le persone che verranno in contatto con il bambino che potrà cominciare adesso la pratica medica per bloccarne la pubertà e quindi gli ormoni sessuali.
TRANSGENDER: NESSUN LIMITE DI ETA’
L’uomo è stato anche obbligato a prendere parte a una lezione sul cambio di sesso, per fargli capire quello che per i giudici non capisce. Sembra una replica dei tribunali di rieducazione marxisti della Russia sovietica o della Cina di ancor oggi, dove chi non è d’accordo con una legge dello stato è obbligato alla “rieducazione”, lavaggio del cervello o paura del carcere che sia. Oltre a motivazioni religiose, il signor Younger si è battuta anche perché, secondo lui, la decisione di cambiare sesso non è stata presa spontaneamente dal bambino (e come potrebbe un bambino di 7 anni fare ciò?), ma imposta dalla madre. Negli Stati Uniti non esistono leggi che limitino l’età di chi viene sottoposto a inibitori della pubertà e all’uso di ormoni sessuali incrociati per il cambio di genere sessuale, nonostante molti attivisti chiedano che venga introdotto l’obbligo della maggior età. I due gemelli non sono figli biologici dei due, in quanto sono nati grazie alla fecondazione in vitro, la coppia ha usato un donatore di ovociti.