Gigi D’Alessio precisa: “Io e Anna Tatangelo? Non siamo come Al Bano e Romina”. Del suo nuovo album dal titolo “Noi due” manca la presenza della sua compagna: “Nel disco non c’è Anna perché sennò ce la cantiamo e suoniamo sempre tra di noi. Non vogliamo essere una coppia musicale, siamo artisti solisti”, specifica lui tra le pagine di Novella 2000. Poi il cantante parla della sua ultima fatica: “Ogni disco è come il primo giorno di vita, Ognuno di noi, svegliandosi la mattina, dovrebbe dire “Oggi sono nato”, la mia ombra alle spalle, sulla copertina del disco è quello da cui non puoi staccarti, il passato, le radici”. Nel suo CD è presente una versione “speciale” di Non dirgli mai, la canzone con cui nel 2000 sbarcò al Festival di Sanremo: “Non dirgli mai è come Albachiara per Vasco Rossi o Questo piccolo grande amore per Baglioni. Quell’anno a Sanremo il direttore artistico non voleva che la cantassi in napoletano, lo dissi di sì, ma poi, siccome il Festival era in diretta, un passaggio lo cantai in napoletano…”. Poi aggiunge: “Per anni ho subito ogni sorta di pregiudizio nell’ambiente. Un critico diceva che i miei dischi non li apriva nemmeno, li buttava direttamente nella munnezza…”.
Gigi D’Alessio: “Sanremo? Non è nei miei piani…”
Gigi D’Alessio durante la sua intervista a Novella 2000, si toglie più di un sassolino dalle scarpe: “Sempre a Sanremo 2000, durante le prove, un orchestrale a un certo punto fermò tutto proclamando che c’era un errore nella partitura. lo, che sono diplomato al Conservatorio, gli dimostrai che sbagliava. Pensava di avere a che fare con uno che manco sapeva leggere le note. Si scusò e disse davanti a tutti “Maestro, lei ha ragione”. Nel disco ci sono duetti anche con Emis Killa, Guè Pequeno e Luchè: “Loro sono entrati nel mio mondo, non io nel loro. I progetti possono nascere con tutti, basta volerlo”. Poi un piccolo spoiler televisivo: “Se tornerò con The Voice Of Italy? Mi hanno detto che se si rifarà la prima poltrona sarà per me”. Dal 29 novembre sarà su Rai1, insieme a Vanessa Incontrada: tre prime serate che si chiameranno Vent’anni che siamo italiani. “Perché questo titolo? Sono vent’anni che Vanessa spagnola è diventata italiana e altrettanto che io da napoletano sono diventato italiano. Si nasce prima napoletani e poi italiani. Lo show lo stiamo preparando in questi giorni, vorrei ospitare tanti colleghi, vedremo cosa riusciremo a fare”. E Sanremo? “Non è nei miei piani. Però il settantesimo è un compleanno importante, manderò un bel fascio di fiori”.