E’ Martina Carletti la candidata governatore della Regione Umbria alle elezioni Regionali per Riconquistare l’Italia. Eugubina, operaia e sovranista dal 2014: così si definisce la ventinovenne, in tasca un diploma da ragioniera programmatrice, tra gli otto candidati alla presidenza dell’Umbria. Un modo, il suo, per prendere le distanze dal sovranismo di recente affermazione, quello di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, e di Matteo Salvini, segretario della Lega ed ex ministro dell’Interno, che sarebbero anch’essi espressione di politiche liberiste e di programmi di spending review. I due, in sostanza, “strumentalizzano il termine e non hanno alcuna intenzione – ha dichiarato di recente – di uscire da euro ed Ue”, che è invece il tema entro cui si inquadra la sua candidatura alle Regionali e, in genere, la sua posizione e attività politica, insieme al ritorno del primato dello Stato e alla centralità della Costituzione italiana. “Ripartiamo dall’Umbria” e poi “Per cambiare davvero abbiamo bisogno di te” sono i suoi slogan. Della sua squadra dice che rappresenta “una luce per chi è stanco di votare il partito unico che ha impoverito e distrutto l’Italia negli ultimi 30 anni”. Ma la sua lista, sottolinea, è anche costituita da persone che, oltre a distinguersi per i contenuti, si differenziano anche nello stile. Quindi, “no” a una politica urlata e “sì” alla costruzione di una classe dirigente che abbia l’obiettivo di parlare alla testa delle persone e di conquistare rispetto e stima.
Elezioni Regionali Umbria 2019: diretta risultati – Come si vota – sondaggi – candidati (Tesei – Bianconi – Ricci – Rubicondi – Camuzzi – Pappalardo – Cirillo)
CHI È MARTINA CARLETTI, CANDIDATA PER RICONQUISTARE L’ITALIA
La sfida della candidatura di Martina Carletti è quella di intercettare i consensi di un popolo di destra che non si riconosce nel profilo di Donatella Tesei, in corsa per il centrodestra unito a trazione leghista. Ma il suo appello va anche alla presunta anima sovranista degli ex appartenenti al Movimento Cinque Stelle, coloro che credono nella volontà di cambiamento e di partecipazione, di rigetto del neoliberismo ma che, dopo il 2014, avrebbero visto molti dei loro rappresentanti “passare da cittadini comuni a rappresentanti delle istituzioni”. Ed ecco i punti del suo programma elettorale. Il lavoro innanzitutto, perché il tasso di disoccupazione in Umbria, dice, ha superato il 10% e, dunque, quello occupazionale è uno dei fronti caldi, non solo della campagna elettorale, ma anche della quotidianità del popolo umbro. E, dunque, sostiene Carletti, occorre che lo stato assuma e investa nel settore pubblico, aiutando le piccole e medie imprese con agevolazioni e leggi contro la concorrenza di grandi centri commerciali e multinazionali. E poi la sanità, altro punto chiave, dopo lo scandalo che ha coinvolto esponenti del Pd locale e portato alle dimissioni di Catiuscia Marini, Pd, da presidente della Regione e, dunque, ad elezioni anticipate. La candidata del Fronte sovranista dice “stop” alla privatizzazione e alla chiusura dei piccoli ospedali e sì a un ritorno ad un sistema fiscale progressivo in grado di garantire l’universalità delle cure, in accordo con lo spirito che informa la Costituzione. A suo avviso, c’è la tendenza a non agire sul taglio delle liste d’attesa proprio per spingere i cittadini a rivolgersi alla sanità privata e all’intramoenia. Occorrerebbe, secondo la sua analisi, togliere le convenzioni pubbliche ai privati, al fine di riallocare le risorse nei confronti delle strutture pubbliche esistenti che potrebbero, anche attraverso il potenziamento delle risorse umane, evadere un maggior numero, e in minor tempo, di prestazioni sanitarie.
ELEZIONI REGIONALI UMBRIA: PROGRAMMA DI MARTINA CARLETTI
Un altro punto del programma di Martina Carletti è la creazione di un marchio unico regionale in grado di tutelare le produzioni agricole tipiche e di un fondo per sostenere le Piccole e medie imprese. Sì, inoltre, dice Carletti, alla promozione della coltivazione della canapa, pianta che si presta a molteplici usi. C’è poi il tema della povertà, il cui tasso ammonterebbe al 17%, e che è strettamente correlato alla questione abitativa. La candidata sovranista inserisce il punto nel suo programma elettorale, proponendo il riutilizzo di edifici pubblici in disuso al fine di incrementare la dotazione di alloggi di edilizia residenziale da destinare alle fasce più deboli della popolazione. E poi un “no” a chiare lettere all’autonomia differenziata, ovvero al meccanismo con cui lo Stato cede legislazione e gestione economica di taluni settori chiave alle Regioni. Il progetto, secondo Carletti, bloccherà la redistribuzione delle risorse alle zone più povere del Paese, finendo, di fatto, con l’agevolare i grandi produttori delle zone più ricche. Centrale, poi, la riflessione sull’urbanistica. Occorre, a suo avviso, che la ricostruzione nelle zone colpite dal sisma si svolga il più rapidamente possibile, che si fermi il consumo di suolo e che si intervenga sul versante del ripopolamento dei borghi abbandonati.
MARTINA CARLETTI, I PROGETTI DELLA CANDIDATA DI RICONQUISTARE L’ITALIA
Quindi, sul fronte della mobilità, Martina Carletti sostiene la necessità di interventi sostanziali sulle infrastrutture autostradali e di una maggiore integrazione tra il trasporto ferroviario e quello su bus per agevolare i pendolari. Sì, poi, a politiche di protezione dell’ambiente e a una gestione efficace dello smaltimento dei rifiuti, rilanciando, quindi, quell’idea di regione verde per cui l’Umbria è nota. Ultimi punti del programma, legati, in qualche modo, al tema del rischio sismico, la proposta di un potenziamento della struttura di protezione civile regionale, da affiancare ad una costante opera di prevenzione e mitigazione, e poi la messa in sicurezza degli edifici scolastici, abbandonando la logica dei tagli e dell’austerità, nonché del sovraffollamento delle classi. Martina Carletti si è distinta in questa campagna elettorale anche per l’ironia pungente nei confronti degli avversari politici. “Ogni mattina, a Norcia, come sorge il sole, un cittadino si sveglia e si trova Salvini sull’uscio della porta”, ha dichiarato, tra l’altro, evidenziando come il segretario leghista abbia “occupato militarmente” l’Umbria con la sua presenza, anche a livello mediatico. Alle osservazioni sul presunto zero virgola di consensi del suo movimento, Martina Carletti risponde dicendo che l’obiettivo del gruppo è quello di farsi conoscere e stimare e di radicarsi sul territorio dando vita a gruppi che diffondano l’idea sovranista autentica.